AIFA ci ripensi sulla rimborsabilità di farmaci per malati di tumore al pancreas #Pancreas

AIFA ci ripensi sulla rimborsabilità di farmaci per malati di tumore al pancreas #Pancreas

Lanciata
7 giugno 2022
Firme: 87.052Prossimo obiettivo: 150.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Laura Dal Pozzo

Mia madre Antonella moriva a 56 anni: tumore implacabile, adenocarcinoma al pancreas. In una anno una fine orribile che segna tutti, per sempre. Dicevano che non era un cancro su base ereditaria. Da tempo oramai si sa che invece lo è, eccome! Ci sono mutazioni genetiche che inducono la malattia... essa sta silente e poi esplode. Un cugino materno muore il mese scorso, senza speranza, senza chirurgia: 56 anni. Ma AIFA dice NO al farmaco per i pazienti malati. 

Ebbene, in occasione della Giornata Mondiale del Tumore del Pancreas 2021, con un tempismo cinico per la sensibilità dei pazienti con tumore al pancreas e dei loro cari, l’AIFA spegneva le speranze e non approvava la rimborsabilità del farmaco Olaparib per i pazienti con mutazione BRCA germinale.

Chiediamo una immediata rivalutazione della decisione.

L’AIFA ha negato la rimborsabilità del farmaco Olaparib per i pazienti con tumore al pancreas portatori della mutazione germinale BRCA. 

Lo studio di Fase III POLO, che ha verificato l’impatto del farmaco Olaparib per i pazienti con mutazione BRCA1/2 ereditata, ha raggiunto il suo obiettivo primario: prolungare la vita senza deteriorane la qualità.

La sopravvivenza a 2-3 anni è aumentata, anche se non in modo statisticamente significativo.

Il beneficio di sopravvivenza prolungato per un sottogruppo di pazienti, peraltro superiore a quanto osservato con i protocolli chemioterapici autorizzati per la prima linea terapeutica, è un evento prezioso nella cura del tumore del pancreas.

Questa decisione, oltre a spegnere la speranza dei pazienti affetti da tumore del pancreas, produce incalcolabili danni sotto ogni profilo umano, culturale e scientifico, disconoscendo il valore del tempo che le persone trascorrono senza sintomi della malattia e libere dalla tossicità fisica e psicologica della chemioterapia.

Il costo per le casse dello Stato di questo trattamento sarebbe stato risibile per circa 50 pazienti per anno che potrebbero beneficiare dei vantaggi del farmaco.

Chiediamo la RIVALUTAZIONE della decisione.

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