Razi e Soheila Mohebi cittadini italiani al più presto

Razi e Soheila Mohebi cittadini italiani al più presto

Siamo un gruppo di amici dei registi Muhammad Razi Muhib Ali e Suhaila Mohd Ibrahim, cittadini afghani rifugiati politici che vivono a Trento dal 2008, conosciuti come Razi e Soheila Mohebi, attualmente in attesa che venga riconosciuto loro e al figlio Sepanta lo status di cittadini italiani.
Di recente i coniugi avrebbero dovuto raggiungere l’Iran. Un visto regolarmente ottenuto avrebbe permesso loro, in possesso del cosiddetto titolo di viaggio anziché di passaporto, di realizzare alcune sequenze del film per la cui sceneggiatura Soheila ha vinto il Premio Mutti – Archivio Memorie Migranti nel contesto dell’ultimo Festival del cinema di Venezia. Il film, come per i loro lavori più recenti, è sostenuto anche da Trentino Film Commission oltre che dalla Cineteca di Bologna. Sfortunatamente il viaggio è stato interrotto dal furto di attrezzature e documenti.
I documenti sono fondamentali per lo svolgimento stesso della loro professione. Dopo quasi dieci anni di permanenza in Italia, non avere la cittadinanza e la possibilità di viaggiare significa infatti essere esclusi anche da molteplici opportunità di lavoro e dagli inviti a festival internazionali. Tale situazione condiziona anche la casa di produzione trentina con cui finora hanno collaborato, che vede così deteriorarsi i rapporti con importanti partner internazionali, e a dispetto dei riconoscimenti insieme ottenuti in diversi paesi.
Razi e Soheila hanno presentato domanda di cittadinanza il 2 giugno 2015 e l'istruttoria è stata avviata.
Ben inseriti nell'ambiente italiano, con un figlio arrivato quando aveva un anno e cresciuto con un legame profondo con il Trentino, desiderano diventare cittadini italiani e continuare a contribuire con la propria professionalità alla crescita culturale ed economica del paese. Da sempre insistono perché ai profughi sia data la possibilità di agire, di essere attivi nello spazio e nel tempo in cui si trovano, di essere cittadini, non persone sospese nel nulla o assistite come bambini incapaci.
Chiediamo che si prenda in considerazione al più presto la loro pratica e che si arrivi rapidamente alla concessione della cittadinanza.
Si tratta infatti di riconoscere una realtà già consolidata, data la padronanza della lingua, gli intensi legami affettivi e di lavoro che essi hanno costruito in tutta Italia, il coinvolgimento attivo in più ambiti, i molti giovani che stanno imparando il mestiere del cinema proprio grazie alle lezioni da loro tenute a Trento fin dal 2008. Si tratta di un onore per l'Italia poter includere tra i suoi figli due persone che già tanto hanno dato al cinema, come testimoniano a livello nazionale e internazionale i premi e l'attenzione dei media non solo specialistici, https://razifilmhouse.wordpress.com/; https://it.wikipedia.org/wiki/Razi_Mohebi Due persone che molto ancora possono dare all'arte e al territorio in cui vivono.