Carta d’identità elettronica anche ai cittadini italiani residenti all’estero

Carta d’identità elettronica anche ai cittadini italiani residenti all’estero
Al Ministro dell’Interno, al Ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione
Per sapere – premesso che:
il DPCM del 10 novembre 2014 n. 194, entrato in vigore il 23 gennaio 2015, all’art.1 definisce come: “l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) subentra gradualmente alle anagrafi tenute dai Comuni (…). Nel subentro sono compresi i dati informatizzati relativi alle situazioni anagrafiche pregresse alla data del subentro e alle schede archiviate in formato elettronico;
attraverso il decreto menzionato nell’ANPR verranno contenuti i dati del cittadino, della famiglia anagrafica e della convivenza, i dati dei cittadini italiani residenti all’estero, registrati dai Comuni, nonché il domicilio digitale. ANPR rende disponibili all’Istituto Nazionale di Statistica i dati concernenti la popolazione, il movimento naturale e i trasferimenti di residenza, necessari alla produzione delle statistiche ufficiali sulla popolazione e sulla dinamica demografica, nel rispetto della normativa nazionale e della legislazione dell’Unione Europea. I servizi sono erogati in modalita’ web service ovvero attraverso una web application fruibile dal sito internet della ANPR;
Il sito online http://www.dirittierisposte.it in una nota stampa intitolata “Domicilio, dimora e cambio di indirizzo” riporta che: “Il DPCM 194/2014 ha fissato la tempistica della procedura di migrazione delle informazioni contenute nella basi di dati comunali APR ed AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) verso la base dati centrale ANPR, procedura che dovrebbe concludersi entro il 2015 (…) n.d.r. siamo nel 2018”;
L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) è stata istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470 e contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. Essa è gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero.
Per quanto concerne il processo per la digitalizzazione per i documenti di identità la disciplina originaria è stata ampiamente riformata con il decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221 del 2012. Tale riforma aveva attribuito al Ministero dell’interno la titolarità del processo di emissione della carta d’identità elettronica e aveva unificato la stessa alla tessera sanitaria (cosiddetto documento digitale unificato);
l’art. 10, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2015, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2015, ha abrogato la norma istitutiva del documento digitale unificato ed ha introdotto la nuova carta di identità elettronica con funzioni di identificazione del cittadino;
con decreto del Ministero dell’interno del 23 dicembre 2015, sono state definite le caratteristiche tecniche, le modalità di produzione, di emissione, di rilascio della carta d’identità elettronica; in particolare l’art. 17 “Emissione della CIE da parte dei Consolati” definisce al comma 1 che: “i Consolati sono autorizzati all’emissione della CIE per i cittadini italiani residenti all’estero che ne fanno richiesta presso gli Uffici consolari stessi” mentre al comma 2 che: “il Ministro dell’interno e il Ministro degli affari esteri definiscono congiuntamente le modalità organizzative e tecniche di dettaglio per l’emissione della CIE da parte degli Uffici consolari”.
L’ articolo “Carta d’identità elettronica anche per gli italiani iscritti all’AIRE” del 28 luglio 2015 presente sul sito http://www.bellunesinelmondo.it riporta quanto dichiarato dal presidente Famiglia Bellunese del Nord Reno Westfalia, Aduo Vio, in merito al mancato rilascio della carta d’identità elettronica anche per i cittadini italiani residenti all’estero. In particolare Vio ha affermato: «Non deve esistere un cittadino di serie A e di serie B, soprattutto nel 2015 (…). Il problema si risolverebbe alla base se si adottasse per tutti la carta elettronica (…) sia opportuno che anche il Comune di Belluno, già predisposto con il macchinario atto a questo nuovo documento, dia la possibilità a noi emigranti iscritti all’aire di farne richiesta». La nota stampa spiega come “il documento d’identità in formato elettronico è una fatto comune in tutto il territorio europeo. In Italia invece no. Oltre quindi alla presa in giro all’estero per un documento cartaceo ormai obsoleto, si creano delle vere difficoltà agli aeroporti per il mancato riconoscimento dello stesso."
Noi cittadini AIRE chiediamo se i Ministri ai quali è indirizzata la petizione siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa,
Se intendano fornire le motivazioni per le quali i cittadini iscritti all’AIRE attualmente non hanno la possibilità di inoltrare la richiesta per ricevere la carta d‘identità elettronica e quali soluzioni intenda attuare per il rilascio della medesima per i cittadini italiani residenti all’estero. poiché non è possibile che nel 2018 l'italia sia ancora arretrata persino nell'identificazione dei propri cittadini.