Ali sta morendo a soli 17 anni: deve essere evacuato dalla Libia subito e curato

Ali sta morendo a soli 17 anni: deve essere evacuato dalla Libia subito e curato
Ali ha 17 anni e un tumore alla gola che lo sta uccidendo lentamente. Nonostante la giovane età la sua vita è stata un vero inferno e ha urgentemente bisogno del nostro aiuto per salvarsi.
Ali è stato costretto a lasciare il suo paese devastato dalla guerra, la Somalia, quando aveva appena 14 anni per sfuggire ai gruppi terroristici che volevano arruolarlo
Giunto in Libia è stato rapito da una milizia che dopo due mesi di detenzione lo ha rivenduto ad altri criminali. Lo hanno imprigionato in condizioni disumane, torturato giorno e notte affinché pagasse una somma altissima.
Ali non aveva nessuno che potesse saldare il riscatto e così per 7 mesi ha subito violenze terrificanti che lo hanno logorato. Ridotto quasi in fin di vita è stato rivenduto ad un'altra banda e finalmente qualcuno, impietosito dalle sue condizioni, ha pagato per farlo liberare.
Dopo qualche mese, nell'ottobre del 2019, ha provato ad imbarcarsi per raggiungere l'Europa ma è stato intercettato in mare dalle autorità libiche e condotto in un centro di detenzione dove ha subito altre violenze prima di riuscire a fuggire.
In quel periodo sulla sua gola era comparso un nodulo, che si gonfiava giorno dopo giorno, fino a scoppiare lasciando una cavità aperta e dolorante che non gli consente di nutrirsi. Ali in breve tempo ha iniziato a perdere peso e debilitarsi fino a ridursi ad un mucchio di ossa.
In Libia non è possibile per lui accedere a cure salvavita ed è per questo che deve essere evacuato con la massima urgenza verso un paese che possa garantirgli assistenza adeguata e dignitosa.
Inoltre in Libia è continuamente esposto al rischio di essere nuovamente arrestato dalle autorità libiche, che gettano I rifugiati in centri di detenzione disumani, dove li sottopongono a torture e privazioni per costringerli a pagare ingenti somme di danaro.
Ogni giorno che passa Ali diventa più debole e le possibilità di salvargli la vita diminuiscono.
Chiediamo pertanto che l'Alto Commissariato per i Rifugiati UNHCR, presente in Libia, e già a conoscenza del caso, si attivi per l'evacuazione immediata del giovane Ali in un luogo sicuro dove abbia accesso alle cure necessarie.
UNHCR menziona spesso la mancanza di disponibilità da parte dei paesi europei ad evacuare ed accogliere un numero sufficiente di rifugiati vulnerabili dalla Libia.
Chiediamo quindi alle autorità italiane di offrire a UNHCR disponibilità immediata ad accogliere il giovane Ali in Italia e offrirgli le cure mediche urgenti di cui necessita per sopravvivere.
La vita di Ali dipende da noi.