Facciamo diventare il ragù patrimonio Unesco
Facciamo diventare il ragù patrimonio Unesco

Ogni giorno, al di fuori dell'Italia, il nostro ragù viene travisato e modificato secondo libere interpretazioni fin troppo fuorvianti. Ricette online, programmi televisivi, chef stranieri improvvisati consigliano di aggiungere chili di prezzemolo, panna, panna acida, würstel, olio di semi e spezie fantasiose al soffritto. Sempre che prevedano un soffritto. Per non parlare dei tempi di cottura!
Vogliamo che il ragù, uno dei nostri orgogli nazionali, venga eseguito a regola d'arte, protetto e, perché no, rispettato, dalla padella al piatto. Per questo vogliamo che diventi patrimonio immateriale dell'Unesco come l'arte dei pizzaioli, il keskek turco, la birra belga, la dieta mediterranea e il kimchi coreano.
Perché tutti, nel mondo, in ogni momento della loro vita, si meritano un ragù fatto bene, con amore.