Tutelare lavoratori costretti a subire soprusi o a trasferimenti ricattatori.

Tutelare lavoratori costretti a subire soprusi o a trasferimenti ricattatori.

Lanciata
17 ottobre 2022
Firme: 11Prossimo obiettivo: 25
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Luigi De girolamo

Premetto “io non sputo nel piatto dove mangio” ma bisogna vederla dall’altro lato della medaglia.

In quel posto dove ho lavorato per quasi 8 anni mi son state negate molte cose, anche se son riuscito con le mie sole forze ad arrivare al livello di responsabile. Proprio perché mi impegno e perché mi appassiono a ciò che faccio per sapere, conoscere e migliorare. Per una richiesta semplicissima ora mi ritrovo a casa con uno stato d’animo a pezzi e affranto. Solo per aver chiesto di poter fare degli orari che mi permettevano di accudire i miei due figli di 11 e 6 anni. Adesso  la situazione del Conad di via Bernardo Quaranta, 42 è molto triste e mi dispiace.

Ormai quel conad è un posto poco raccomandabile da quando c’è la nuova gestione (a mio avviso) e andate a vedere le recensioni;

“I dipendenti rispondono male” si legge in quella frase, tra le altre cose.

È evidente che son trattati peggio, quindi saranno scorbutici e di conseguenza rispondono male ai clienti. Certo non è una giustificazione valida, ma “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria” oppure “Prendi una persona buona e mettila in un posto orrendo è quella diventerà una persona sbagliata”, perciò dispiace ma questa è la realtà.

Oltretutto so che quasi tutti i dipendenti si lamentano di vari trattamenti che sono costretti a vivere, ma che a quanto pare un po’ per timore e un po’ per altro (non volendo fare la mia stessa fine, presumo), decidono di stare zitti.

Tutti subiscono tranne “i soliti opportunisti”. Cioè chi ha già avuto esperienze lavorative con loro, e con loro intendo i capi, o chi per sua fortuna ha i genitori amici dei medesimi.

Io che son solito a difendere i miei diritti, che non me li faccio amici e che non mi comporto in modo servile per ottenere favori, com’è giusto che sia, ho ricevuto una lettera di trasferimento che ha dello sfondo di ripicca. Lettera che non ho accettato e tantomeno firmato.

Quattro giorni prima, a prova del dispetto, è stata recapitata la prima lettera di trasferimento. Dove hanno deciso di spostare una collega che di conseguenza si è sentita un po’ male per la decisione che le hanno imposto. Così a quel punto i due a capo della baracca l’hanno immediatamente rinfrancata, dicendole:

“Perché piangi? Non prenderla in questo modo. Se ti avessimo voluto fare un dispetto, dato che abiti nei dintorni, ti avremmo mandata in Pellegrino Rossi ad Affori”.

E dove è stato “proposto”, se così si può dire, di andare a me che abito anch’io nei dintorni? Proprio in Pellegrino Rossi.

Lontano da casa 1 ora tutti i giorni, dall’altra parte di Milano, per dove stavo lavorando io. Perché per essi non ero abbastanza bravo come i loro “amichetti”. Mi ci mandano forse perché ero troppo comodo? A buon intenditor poche parole.

Al mio sottolineare la problematica distanza, nonché a quel punto anche familiare, dato che ho due figli e non ho i genitori, mi è stata data questa risposta da un altro “bieco capo”;

< non puoi usare i tuoi problemi familiari per imporre delle cose ai tuoi datori di lavoro >, “bella risposta di merda” pensai (gli stessi che hanno negato un giorno di permesso ad un dipendente con la 104). Adesso con il mio avvocato stiamo valutando il da farsi, questo è certo, contro la società kiwi store s.r.l.

Diciamo che chi ha “problemi familiari” non è che impone, ma confida nelle capacità intellettive ed umane degli altri. Comunque siamo in ballo e balliamo.

È stato un piacere lavorare lì, perché ero molto affezionato ai clienti e loro a me ed al posto stesso. Perciò di conseguenza ci tornerei a lavorare, ma soprattutto per non darla vinta alla così detta globalizzazione e per sconfiggere questa tipologia di mobbing, perché d’altro non si tratta. Di tutto il resto se ne parlerà nelle sedi opportune.

Io sono consapevole e a conoscenza che molte persone sono costrette a vivere certe situazioni. Non parlo di tutto il resto perché son cose sgradevoli che ho accennato esclusivamente al mio avvocato. Ma io voglio dire basta a tutti questi soggetti che giocano con le vite altrui, solo perché credono di avere un pizzico di potere su di esse. Ma noi quando firmiamo un contratto di lavoro è per portare a casa la pagnotta e non firmiamo per dare la nostra vita in pasto a degli avvoltoi.

Spero possiate capire per cambiare tutto questo. In un paese che proprio per causa di simili persone sta andando a rotoli.

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