SI ALLA DIDATTICA A DISTANZA

SI ALLA DIDATTICA A DISTANZA
Perché questa petizione è importante

Al Consiglio di amministrazione Università degli studi dell’Insubria
Ed ai
Prof. Angelo Tagliabue - Rettore, Presidente
Prof. Giulio Facchetti - Presidente del corso di Scienze Della Comunicazione
Dott.ssa Roberta Grasselli - Rappresentante degli studenti - sede di Como
Varese, 12.04.2022
Oggetto : Richiesta permanenza della didattica a distanza integrata.
III.mi Porfessori
Con la presente, gli studenti dell’Insubria intendono sottoporre alla vostra attenzione una seria problematica emersa in queste ultime settimane a seguito di un confronto con alcuni docenti dei diversi corsi di Scienze della Comunicazione e riguardante la possibilità di mantenere attiva la modalità di frequenza delle lezioni a distanza anche con la fine del periodo emergenziale.
In un’ottica di costruttiva collaborazione, portiamo alla Vs. attenzione alcune nostre riflessioni.
w È assodato che le necessità legate alla pandemia hanno cambiato radicalmente la modalità di didattica universitaria, implementando in maniera significativa l’evoluzione digitale nell’erogazione delle lezioni.
Il nostro stesso Ateneo ha realizzato in questi anni un grosso sforzo in questo senso, procedendo ad attuare un rapido iter di digitalizzazione e investendo nel progetto “Innovazione didattica d’ateneo” ben 1,5 milioni di euro, progetto riguardo al quale la stessa Università ha dichiarato: “la sfida dell’insegnamento ibrido o da remoto, imposta dal lockdown, si è trasformata per l’Insubria in una occasione di crescita e di futuro” (1)
Sottolineando la volontà di un’innovazione nata come emergenziale, ma in un’ottica di futuro strutturale.
w In realtà la DAD integrata, ha comportato un aumento del numero di iscrizioni universitarie, come documentato sempre dal sito del Ns stesso Ateneo (2).
La DAD ha infatti rappresentato la possibilità di conciliare studio e lavoro o vita familiare
diventando una grossa opportunità per lavoratori, per chi ha figli da gestire, per i disabili, che a causa delle loro patologie, faticano a raggiungere il sito universitario (3), è dunque in quest’ottica che, la DAD, nata come una scelta obbligata, in questi anni si è modificata diventando uno strumento di inclusione, tanto che il temuto crollo delle iscrizioni universitarie che si paventava ad inizio pandemia non è avvenuto e anzi, come già evidenziato sopra, si è realizzato il contrario, con un significativo incremento. (4)
A dimostrazione del fatto che questa modalità è già importante e che lo diventerà ancor di più in futuro, recenti sondaggi mostrano che il 49% dei futuri studenti dichiara che non avrebbe problemi a frequentare un corso in e-learning (5)
La DAD integrata, quindi, consente agli studenti un notevole risparmio di tempo e denaro (abbattendo costi di trasporto e trasferta), considerando dunque l’aspetto economico che si riverbera sullo stesso Ateneo in forma di maggiori iscrizioni e quindi con possibilità di crescita economica e di prestigio.
w I professori da noi ascoltati hanno evidenziato che la modalità di erogazione telematica comporterebbe una perdita delle competenze e della socializzazione tipica dell’ambiente universitario.
Su questo aspetto, siamo perfettamente d’accordo con i docenti sul fatto che, spiegare da casa o da un’aula vuota, come accadeva all’inizio della pandemia, con lezioni semplicemente registrate e postate, sia svilente per la loro professionalità e poco produttivo per lo studente. Riconosciamo che se bastasse leggere un libro per conseguire una preparazione universitaria nessuno di noi sarebbe qui a chiedere di poter frequentare a distanza.
Secondo il nostro parere con la DAD integrata questo problema non sussiste, dato che questa metodologia permette la piena interazione tra docenti, studenti in presenza e studenti a distanza, come quest’ultimo anno accademico ha dimostrato.
Ribadiamo che non ci sono effettive evidenze che la didattica integrata a livello universitario comporti una minore qualità nell’apprendimento, dato che, sempre sul sito del nostro ateneo, si evidenzia che i nuovi laureati dell’Insubria, nonostante la pandemia, hanno mantenuto un’alta media di inserimento nel mondo del lavoro proprio grazie al lavoro fatto dall’Ateneo e dai suoi docenti che non hanno fatto mancare supporto e competenza garantendo una formazione ottimale. (6)
A tal fine sottolineiamo che la nostra richiesta non esclude la partecipazione in presenza, ma è volta ad ottenere un’erogazione mista che implementi anche le lezioni a distanza.
w In ultima analisi, sono emerse alcune difficoltà legate al numero di studenti in presenza e all’ampiezza di alcune aule, dimostratesi non adatte a contenere tutti gli studenti dei vari corsi.
Ne consegue che togliendo la possibilità delle lezioni online, un maggior numero di studenti sarebbe costretto a recarsi in aula, amplificando la criticità inerente agli spazi dedicati alle lezioni in presenza.
In particolare, rispetto a questo aspetto, si vuole sottolineare che le lezioni verrebbero erogate con modalità diretta solo nell’aula principale (l’Insubria ha una sola aula da 300 posti e alcune altre da 200 posti), mentre gli studenti che non vi trovassero posto (come nel caso degli studenti iscritti al primo anno di Scienze della Comunicazione che sono molti di più) sarebbero costretti a seguire in presenza, ma da aule secondarie.
Tale situazione critica, è già una realtà per gli studenti frequentanti in presenza a Como, ai quali, la lezione viene erogata a distanza e senza la possibilità di interagire con il professore che invece si localizza nella sede di Varese, con una modalità definita in presenza, ma che in realtà è a tutti gli effetti una DAD semplice (non integrata).
A tal proposito, si sottolinea ancora una volta, che con la DAD integrata la possibilità di interazione viene effettivamente garantita.
E’ inoltre palese, che con una platea di 200 o più studenti, certo materialmente l’insegnante non può interagire con tutti e il più delle volte si limita a quelli delle prime 4/5 file davanti, rendendo di fatto la didattica in presenza, anche in questo caso, comunque equiparabile ad una DAD non integrata.
In conclusione, i sopramenzionati importanti investimenti, sono stati affrontati per sopperire alle carenze didattiche causate dalla pandemia, le quali certamente hanno segnato un’epoca pre-covid e post-covid, ma dalla quale possiamo uscirne tutti insieme, docenti e studenti, rafforzati, da vincitori.
A tal fine dobbiamo valutare lo strumento della didattica integrata a distanza, come una innovazione tecnologica per l’insegnamento e come una grande opportunità di espansione della cultura e più precisamente del diritto allo studio così spesso menzionato in modo teorico, mentre ora, attraverso questo strumento innovativo, trova un’applicazione pratica e tangibile.
In questo momento di svolta e crescita abbiamo la possibilità di mettere in pratica, tutti insieme, docenti e studenti, alcune delle nozioni che molte volte abbiamo ascoltato nelle vostre-nostre ore di lezione e rendere concreti questi pratici e preziosi insegnamenti
Tra noi ci sono moltissimi studenti con difficoltà di spostamento, difficoltà lavorative e anche difficoltà economiche, togliere la DAD integrata comporterebbe una concreta discriminante verso i più fragili, cioè coloro che con sacrificio, non senza difficoltà, hanno la voglia e la passione di studiare con impegno e dedizione, al fine di prepararsi ad affrontare il mondo lavorativo del futuro nel modo migliore, con la grande soddisfazione nel poter conseguire un titolo di studio del quale essere fieri ed orgogliosi ancora una volta tutti insieme, docenti e studenti, oggi e domani.
Per tutta la serie di motivazioni e riflessioni esposte, chiediamo alla commissione ed al corpo docente, di valutare con attenzione la possibilità di lasciare attiva la modalità della didattica a distanza.
In attesa di un Vostro gentile riscontro, salutiamo cordialmente.
Varese, 12.04.22
(1) https://www.uninsubria.it/notizie/la-didattica-evoluta-%C3%A8-realt%C3%A0-40-nuove-aule-tecnologiche-e-laboratori-finanziati-da-regione
(2) https://www.uninsubria.it/un-anno-pandemia
(3) https://www.ilparmense.net/testimonianze-didattica-mista-dad-universita-parma/amp/
(4) https://www.lenius.it/non-tutta-la-dad-viene-per-nuocere/
(5) https://www.docetformazione.it/dad-e-e-learning-rivoluzionano-la-didattica-uno-studente-su-due-disposto-a-frequentare-le-universita-telematiche/
(6) https://www.uninsubria.it/notizie/rapporto-almalaurea-2021-l%E2%80%99insubria-conferma-la-sua-forza-sul-mercato-del-lavoro-percentuali