Richiesta di licenziamento del Governo italiano

Richiesta di licenziamento del Governo italiano

21 hanno firmato. Arriviamo a 25.
Lanciata

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Monica Marabelli

Posto che il Governo italiano dovrebbe lavorare in favore dei cittadini italiani, facendone le veci anche in politica internazionale, posto che i datori di lavoro del Governo sono i cittadini che attraverso il pagamento delle tasse forniscono gli introiti statali che servono anche per la remunerazione dei ministri che sono tenuti a svolgere il proprio lavoro in totale correttezza nei confronti di chi rappresentano, chiediamo al Presidente della Repubblica  l’immediata cessazione del rapporto di lavoro per giusta causa  dell’attuale Presidente del Consiglio e dei Ministri rappresentanti i vari organi esecutivi oppure un richiamo attento ed efficace, dando luogo alla modifica del comportamento attualmente non idoneo rispetto  alle mansioni ricoperte.

Nello specifico il Governo è venuto meno alle condizioni di correttezza ed etica professionale atte a favorire lo sviluppo del Paese (salvaguardando il lavoro, la dignità e gli interessi economici dei cittadini), attraverso la gestione poco consona del proprio potere.

Elenchiamo di seguito le mancanze e/o iniziative erronee nella gestione delle attività dell’esecutivo riscontrate dai cittadini:

·         Redazione di continui dcpm atti a limitare le libertà, senza provvedere e far fronte alle esigenze conseguenti degli italiani che hanno segnalato più volte sintomi di disagio economico estremo.

·         Mancata protezione del diritto al lavoro

·         Mancato intervento per l’aumento dei salari medi adattandoli al mantenimento di uno stile di vita consono ai costi attuali (di fatto gli stipendi medi non hanno alcun potere d’acquisto).

·         Mancato intervento nelle infrastrutture sanitarie e non per la gestione pandemica e per le spinosità pregresse

·         Mancanza di interventi nei vari comparti di produzione e di servizi portati poi al fallimento

·         Mancati interventi nella salvaguardia di un’informazione corretta, neutrale e trasparente

·         Sperpero continuo e non controllato di denaro pubblico

·         Mancato intervento in politica internazionale, nella fattispecie la situazione ucraina che si protrae dal 2014 e che già presentava criticità di forte rilevanza internazionale

·         Mancato intervento nelle trattative per raggiungere accordi di pace preventivi, nonostante le continue dichiarazioni ufficiali (negli ultimi 8 anni) di reazione da parte del Cremlino in caso di espansione della NATO

·         Mancata attuazione del diritto di veto in contesto NATO per estromettersi dal confitto attualmente in atto

·         Invio di armi, utilizzando il denaro pubblico, fomentando così ulteriore inasprimento del confitto attualmente in atto e trascinando di fatto il Paese in guerra

·         Dichiarazione di ennesimo stato di emergenza, costringendo ulteriormente il Paese in difficoltà economico-finanziaria

·         Mancato intervento economico-finanziario per l’utilizzo di risorse alternative in campo di energia, senza pesare sul portafoglio degli italiani, per fare fronte a stati di emergenza come quello attuale.

 

Chiediamo inoltre che i rappresentanti governativi, in fase di conferenze stampa, parlino a proprio nome e non a nome del popolo italiano, tenendo presente che nulla è stato chiesto fino ad ora ai cittadini perché vengano avvalorate le decisioni prese fino ad ora in totale autonomia.

21 hanno firmato. Arriviamo a 25.