Richiesta di licenziamento del Governo italiano

Richiesta di licenziamento del Governo italiano
Posto che il Governo italiano dovrebbe lavorare in favore dei cittadini italiani, facendone le veci anche in politica internazionale, posto che i datori di lavoro del Governo sono i cittadini che attraverso il pagamento delle tasse forniscono gli introiti statali che servono anche per la remunerazione dei ministri che sono tenuti a svolgere il proprio lavoro in totale correttezza nei confronti di chi rappresentano, chiediamo al Presidente della Repubblica l’immediata cessazione del rapporto di lavoro per giusta causa dell’attuale Presidente del Consiglio e dei Ministri rappresentanti i vari organi esecutivi oppure un richiamo attento ed efficace, dando luogo alla modifica del comportamento attualmente non idoneo rispetto alle mansioni ricoperte.
Nello specifico il Governo è venuto meno alle condizioni di correttezza ed etica professionale atte a favorire lo sviluppo del Paese (salvaguardando il lavoro, la dignità e gli interessi economici dei cittadini), attraverso la gestione poco consona del proprio potere.
Elenchiamo di seguito le mancanze e/o iniziative erronee nella gestione delle attività dell’esecutivo riscontrate dai cittadini:
· Redazione di continui dcpm atti a limitare le libertà, senza provvedere e far fronte alle esigenze conseguenti degli italiani che hanno segnalato più volte sintomi di disagio economico estremo.
· Mancata protezione del diritto al lavoro
· Mancato intervento per l’aumento dei salari medi adattandoli al mantenimento di uno stile di vita consono ai costi attuali (di fatto gli stipendi medi non hanno alcun potere d’acquisto).
· Mancato intervento nelle infrastrutture sanitarie e non per la gestione pandemica e per le spinosità pregresse
· Mancanza di interventi nei vari comparti di produzione e di servizi portati poi al fallimento
· Mancati interventi nella salvaguardia di un’informazione corretta, neutrale e trasparente
· Sperpero continuo e non controllato di denaro pubblico
· Mancato intervento in politica internazionale, nella fattispecie la situazione ucraina che si protrae dal 2014 e che già presentava criticità di forte rilevanza internazionale
· Mancato intervento nelle trattative per raggiungere accordi di pace preventivi, nonostante le continue dichiarazioni ufficiali (negli ultimi 8 anni) di reazione da parte del Cremlino in caso di espansione della NATO
· Mancata attuazione del diritto di veto in contesto NATO per estromettersi dal confitto attualmente in atto
· Invio di armi, utilizzando il denaro pubblico, fomentando così ulteriore inasprimento del confitto attualmente in atto e trascinando di fatto il Paese in guerra
· Dichiarazione di ennesimo stato di emergenza, costringendo ulteriormente il Paese in difficoltà economico-finanziaria
· Mancato intervento economico-finanziario per l’utilizzo di risorse alternative in campo di energia, senza pesare sul portafoglio degli italiani, per fare fronte a stati di emergenza come quello attuale.
Chiediamo inoltre che i rappresentanti governativi, in fase di conferenze stampa, parlino a proprio nome e non a nome del popolo italiano, tenendo presente che nulla è stato chiesto fino ad ora ai cittadini perché vengano avvalorate le decisioni prese fino ad ora in totale autonomia.