No alle scorie radioattive in Sardegna

No alle scorie radioattive in Sardegna

Lanciata
5 gennaio 2021
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e 6 altri/altre
Firme: 751Prossimo obiettivo: 1.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Marco Caboni

DDI Destra Democratica Italiana partito nato in Sardegna dice NO! NO alle scorie No all'uso della Sardegna da parte di nessuno!! Aiutateci a raccogliere le firme per bloccare tutto...stanno cancellando il referendum..il 97% nel 2011 ha detto NO!

Basta ai soprusi in Sardegna! Rispettate la volontà dei cittadini Sardi.

Il Popolo Sardo non vuole ancora una volta tornare ad essere la discarica di qualsiasi tipo di elemento dannoso alla salute della popolazione. Un isola che ha già pagato nel tempo con migliaia di vite umane le contaminazioni dell uranio e scorie delle basi Nato e militari e che ancora adesso vede una alta percentuale di morti di malattie del sangue e tumorali.

Diciamo fermamente no! Al deposito delle scorie radioattive in Sardegna in questi siti stabiliti dal Governo .

No alle scorie radioattive in Sardegna..

Firmate la petizione e fatela girare a tutti gli amici Sardi in tutta Italia e all'estero, facciamo sentire la nostra voce!

 

In provincia di Oristano

150 ettari a Siapiccia

339 ettari ad Albagiara, Assolo, Mogorella, Usellus

164 ettari ad Assolo, Villa Sant'Antonio

164 ettari ad Albagiara, Usellus


Nella provincia del Sud Sardegna

164 ettari a Nuragus

156 ettari a Nurri

151 ettari a Genuri, Setzu, Turri

670 ettari a Pauli Arbarei, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna

150 ettari a Gergei

250 ettari a Las Plassas, Pauli Arbarei, Villamar

339 ettari a Mandas, Siurgus Donigala

213 ettari a Segariu, Villamar

241 ettari a Guasila

339 ettari a Ortacesus 

Nella prima mattina di oggi, martedì 5, con il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Sogin ha pubblicato sul sito www.depositonazionale.it la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, che permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività.

Le aree interessate dalla Cnapi sono il risultato di un complesso processo di selezione su scala nazionale svolto da Sogin in conformità ai criteri di localizzazione stabiliti dall’Isin, che ha permesso di scartare le aree che non soddisfacevano determinati requisiti di sicurezza per la tutela dell’uomo e dell’ambiente. Ai criteri di esclusione sono seguiti quelli di approfondimento, attraverso indagini e valutazioni specifiche sulle aree risultate non escluse

 

 

 

 

 

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