BASTA ORDINANZE SINDACALI di CHIUSURE dei SOLI MERCATI

BASTA ORDINANZE SINDACALI di CHIUSURE dei SOLI MERCATI

Lanciata
3 dicembre 2020
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e 2 altri/altre
Firme: 57Prossimo obiettivo: 100
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Perché questa petizione è importante

 

Sono ormai mesi che si assiste in giro per l’Italia a pubblicazioni di ordinanze sindacali per la chiusura dei mercati. La motivazione è sempre la stessa per tutti i comuni: il contenimento dell’epidemia Covid-19.  Se non che, queste ordinanze, prevedono la chiusura ESCLUSIVAMENTE delle attività mercatali, tutto il resto rimane aperto.

In pratica, secondo queste amministrazioni comunali, i mercati sarebbero i luoghi dove avverrebbero più facilmente e numerosamente i contagi.

Purtroppo (per queste amministrazioni) la realtà dice il contrario: ad oggi non ci sono focolai relativi a mercati e i medici e gli scienziati di tutto il mondo ripetono, da sempre, che all’aperto, per di più usando la mascherina, il contagio è meno probabile che in qualsiasi altro luogo chiuso.

Appaiono quindi evidenti l’assurdità e l’illogicità di queste ordinanze (che, ripetiamo, chiudono solo ed esclusivamente i mercati, lasciando aperto tutto il resto): se c’è un settore da chiudere prima degli altri, per contrastare il diffondersi del virus, è innegabilmente evidente che NON si tratta di quello del commercio su suolo pubblico.

Ricordiamo inoltre che i mercati sono stati riaperti, dopo il lockdown di primavera, con ritardo rispetto alle altre forme di commercio, proprio per poter esser messi in sicurezza attraverso l’applicazione di un protocollo che prevede l’uso obbligatorio della mascherina, il distanziamento/allargamento delle bancarelle, la presenza di igienizzante presso tutti gli stand ecc…

Queste ordinanze infine, denotano una totale estraneità di certe amministrazioni alla realtà quotidiana del proprio territorio: sono già diversi mesi che i mercati sono poco frequentati a causa della paura che ha la gente e degli appelli delle varie istituzioni a uscire lo stretto necessario; per cui la chiusura risulta ancor più un provvedimento inutile ai fini del contrasto all’epidemia, ma piuttosto un colpo di grazia ad una categoria sulla quale gravano già numerose problematiche.

Si ricorda inoltre che i venditori ambulanti vittime di queste ordinanze NON VENGONO RISTORATI IN ALCUN MODO DAI COMUNI, il che, a nostro avviso, è un’aggravante a quella che è una già pesantissima violazione dell’art. 4 (DIRITTO AL LAVORO) della COSTITUZIONE ITALIANA .

Considerato tutto ciò, in tutti i comuni non dichiarati ufficialmente (dalla Regione di appartenenza o dallo Stato) zona rossa

                                                       CHIEDIAMO 

  • ai sindaci di revocare tali ordinanze e di attenersi alle disposizioni statali e regionali;
  • alle istituzioni competenti, tra cui in primis il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, di intervenire al più presto per fermare in modo definitivo e perentorio questa ingiustizia;
  • un ristoro per i venditori (da parte dei comuni) che hanno subito il danno economico derivante da queste sospensioni della loro attività, causato dalle rispettive amministrazioni comunali.

Allo stesso tempo si vogliono ringraziare tutte le altre amministrazioni comunali, che invece hanno dimostrato buonsenso, competenza e conoscenza della quotidianità del proprio paese, mantenendo i mercati aperti, come prevedevano lo Stato e le loro regioni di appartenenza.

 

 

P.S. Questa petizione non ha colori politici, è semplicemente dalla parte della giustizia; ragion per cui chiediamo a tutte le sigle sindacali di promuoverla: qui si tratta solo di difendere i sacrosanti diritti di una categoria sempre più umiliata da persone che non hanno alcuna considerazione e rispetto verso chi si sacrifica anima e corpo per andare avanti.

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