Tutelate gli invalidi, non escludeteli dalla società

Tutelate gli invalidi, non escludeteli dalla società

Aprile 2021: papà comincia ad avere tanto dolore alla parte destra del suo viso, si mette in malattia e comincia a fare degli accertamenti. La prima TAC ha evidenziato una massa e papà è stato ricoverato per 22 giorni in ospedale, senza arrivare ad una diagnosi finale. Dovevamo andar via.
Maggio 2021 (Milano): a mio papà è stato diagnosticato un carcinoma rinofaringeo al terzo stadio.
Giugno 2021: da Aosta ci siamo trasferiti a Milano per cominciare la terapia. Abbiamo vissuto a Milano da inizio giugno fino a fine luglio e le case costano tanto, davvero tanto!
Luglio 2021: papà ha finito il ciclo di radioterapia con chemioterapia adiuvante e siamo tornati ad Aosta. Papà ha avuto tanti effetti collaterali che non vi racconterò perché non è questo il momento per farlo. E' quindi rimasto in malattia perché le sue condizioni non gli permettevano di lavorare.
Agosto 2021: papà fa i primi controlli e si scopre che deve cominciare un'altra chemioterapia in pastiglie per sei mesi. Questa può causare, tra i principali effetti collaterali, grande pesantezza alle gambe, sensazione di bruciore e intorpidimento di mani e piedi.
Settembre 2021: papà inizia questa nuova chemioterapia. Comincia a sentire le gambe pesanti ma deve ritornare a lavoro perché la malattia sta finendo e non può continuare superare sei mesi in un anno solare. Papà però fa un lavoro manuale e non riesce a sopportare tutto questo.
Ottobre 2021: papà continua a lavorare (per sua fortuna ha una titolare che gli permette di fare ciò che sente sia più consono per la sua situazione), ma è sempre più stanco. Fa una nuova risonanza e scopre che la massa non è sparita del tutto, che probabilmente dovrà fare un altro ciclo di radioterapia, che probabilmente dovrà tornare a Milano per riprendersi la sua vita in mano. Ma papà non ha più giorni di malattia disponibili. Dovrebbe quindi tenersi il lavoro senza percepire nessuno stipendio mensile e contemporaneamente mantenersi a Milano. E come potrebbe mai fare?
L'INPS DOVREBBE FARE DELLE ECCEZIONI IN QUESTI CASI! CHI HA UNA MALATTIA DEL GENERE NON PUO' COMBATTERE SE NON HA I DIRITTI DI CUI DOVREBBE GODERE!
Vi prego, aiutatemi a restituire a mio papà la dignità di ricevere uno stipendio mensile, di ricevere quei soldi che gli servono per curarsi.