Contributo del 30%del fatturato lordo, e contestuale Avvocato-Bond da Cassa Forense

Contributo del 30%del fatturato lordo, e contestuale Avvocato-Bond da Cassa Forense

Lanciata
1 aprile 2020
Firme: 170Prossimo obiettivo: 200
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Andrea Sartori

PETIZIONE
AL PRESIDENTE DEL SENATO
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dei MINISTRI
 
AL PRESIDENTE DELLA CASSA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE
 
Oggetto: proposta un emendamento al DL denominato “Cura Italia”, finalizzato a consentire agli avvocati iscritti alla Cassa di Previdenza e assistenza Forense, l’elargizione di un contributo superiore ai 600,00 euro indicati nel DL.
 
Ill.ma Presidente del Senato
Ill.mo Presidente della Camera dei Deputati
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Ill.mo Presidente della Cassa Forense
 
Quali avvocati iscritti alla Cassa abbiamo preso atto della volontà della stessa Cassa di sostenere l’avvocatura, con quanto il Governo ha indicato nel DL in discussione e che gli iscritti sono più di 250.000 (Dati Censis 2017), nonché dei vincoli per la richiesta del contributo di Euro 600, che presumibilmente andrà a beneficiare solo e circa il 40% degli iscritti. Evidenziamo però che, da un calcolo effettuato, all’incirca il 60% degli iscritti alla Cassa di previdenza rimarrebbero esclusi da qualsivoglia benificio e/o contribuzione, con ciò subendo gli stessi un’inevitabile carenza di liquidità dovendo, comunque, nell’immediato far fronte a tutte le spese inerenti e conseguenti la professione (canoni di locazione uffici, spese di segreteria, bollette per utenze, abbonamenti a riviste e banche dati di normativa e giurisprudenza, etc……).
 
Nell’attuale momento storico riteniamo che sia indispensabile procedere ad un’iniezione di liquidità ed infondere fiducia ai professionisti tutti, e nello specifico agli avvocati, che garantiscono il corretto funzionamento della Giustizia, come tutti gli altri interpreti magistrati, cancellieri, ufficiali di Polizia Giudiziaria, Pubblici Ministeri.
 
Gli avvocati sono necessari per l’amministrazione della giustizia, e come tali devono essere salvaguardati al pari di tutti i partecipanti all’amministrazione della giustizia, che avendo un ruolo rientrante nel settore pubblico, hanno, a differenza nostra, la garanzia dell’intervento statale.
 
Quali Avvocati ed iscritti alla Cassa, riteniamo che l’intervento di fiducia e liquidità debba essere più cospicuo e parametrato a valori effettivi di fatturato, essendo il periodo di grave contrazione.
 
Con la presente petizione si propone:
 
-       La moratoria totale per i contributi da versare nel 2020 o, quantomeno, che vengano aboliti i contributi in autoliquidazione dovuti il 31.07.2020 e 31.12.2020 con il c.d. modello 5 ed aboliti i contributi minimi per il corrente anno;
-       contributo immediato da parte della Cassa di Previdenza ed Assistenza Forense, a ricezione dell’autocertificazione degli iscritti sul fatturato lordo del 2019, all’iscritto dell’importo pari al 30% del fatturato autodichiarato a titolo di una tantum;
-       Contestualmente per il complessivo ammontare erogato agli iscritti, La Cassa di Previdenza emette degli “Avvocati – Bond” che lo Stato garantisce e che lo Stato rimborserà alla Cassa.
-       A presentazione della dichiarazione dei redditi del 2019, la Cassa di Previdenza verificherà la corrispondenza tra l’autodichiarato e il dato della dichiarazione, e qualora vi sia discordanza superiore al 5% chiederà il rimborso della differenza erogata;
-       prevedere che per il corrente anno 2020 i clienti possano portare in detrazione, per il corrente anno d’imposta, parte o la totalità dell’imponibile delle fatture degli avvocati, nonché le spese (quali ad esempio il contributo unificato) relative ai procedimenti giudiziari in essere;
-       riduzione dei costi fissi delle bollette delle utenze dell’acqua, dell’energia e del gas inerenti gli studi professionali e riconoscimento di un credito d’imposta per i canoni di locazione degli studi medesimi.
 
Tali proposte partono dalla convinzione che solo una fattiva collaborazione tra professionisti ed istituzioni potrà consentire all’avvocatura di svolgere ancora il ruolo fondamentale ed imprescindibile che storicamente la stessa ha da sempre assolto per il funzionamento della giustizia nel nostro paese.
 

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