#SALVIAMO I SERVIZI AI DISABILI E FRAGILI NELLE MICROPISCINE DI VIA DEL DOS A COMO

#SALVIAMO I SERVIZI AI DISABILI E FRAGILI NELLE MICROPISCINE DI VIA DEL DOS A COMO
Perché questa petizione è importante
Aiutateci ad Aiutare
No alla chiusura dei servizi a favore dei disabili e dei fragili di Via del Dos, 3 Como
L’Impresa Sociale Colisseum, gestisce, in regime di convenzione, le micro piscine e palestra di Via del Dos ubicate all’interno della struttura dei CDD., dal 1996 in regime di convenzione per la conduzione degli impianti Collettivi palestre e piscine, fino al 2015 e poi con proroghe a firma del Dirigente dei Servi Sociali.
Le micro piscine e palestre di Via del Dos, sono un presidio per la salute, sono un'opportunità di vita per i minori e per chi agisce nella direzione dell'inclusione attraverso il movimento. Rappresentano un modello di azione a favore dei fragili, dove l'attenzione e la cura verso le persone si spendono in un'alleanza tra disabili e normodotati.
Le micropiscine e palestre che da sempre hanno garantito un servizio di pubblica utilità e servizi alla persona per la collettività comasca e non solo, chiuderanno il prossimo 31 Luglio 2022.
La chiusura è motivata per una mera scelta tecnica dell' amministrazione comunale, legata alla messa in sicurezza dell'immobile.
Tale affermazione è palesemente smentita dai fatti.
Ci saremmo aspettati un incontro con il Sindaco di Como, Assessore ai Servizi Sociali e Dirigente per discutere dello stato dell'arte e delle possibili soluzioni. Ma ancora oggi tutto tace e non siamo mai stati convocati o ricevuti per un incontro di confronto e risolutivo.
Il 31 Luglio pv dovremo riconsegnare le chiavi al Comune con le vasche svuotate e priva di arredi e attrezzature. Questo comporterà la chiusura certa dell'impianto e l'interruzione dei servizi di pubblica utilità che Colisseum ha da sempre garantito, anche nel periodo Covid-19.
A tutt'oggi non esiste da parte dell'amministrazione un piano strategico d'intervento sulla struttura che possa garantirne la sistemazione, la ripresa della gara europea e la prosecuzione dei servizi alla collettività.
Esiste un solo dato certo: la chiusura!
Al fine di scongiurare tale nefasto e tangibile evento, Colisseum ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica al fine di verificare eventuali rilievi penali perpetrati nel corso dell'azione amministrativa di chi è chiamato compiere atti che dovrebbero andare verso la tutela della salute e del rispetto delle persone, del lavoro, del bene pubblico.
Chiediamo alla collettività di appoggiare la raccolta firme per scongiurare la nefasta ipotesi di chiusura, per garantire a tutte le persone un dignitosa prosecuzione dei servizi rivolti alla Salute psicofisica.
Il Comune di Como ha esperito una Gara Europea in data 28/03/2022 con codice CIG: 9033515467, la gara è attualmente sospesa per macroscopici errori rilevati nel PEF da parte di Colisseum che ha impugnato all'ANAC ottenendo parere favorevole con la delibera nr 293 del 21/06/2022. La Dirigente del Settore Politiche Sociali e Rup di gara da quel momento ha posto in essere una serie di atti ostili nei confronti della Cooperativa.
Tali atti si sono perfezionati con il provvedimento di sgombero dei locali (10/05/2022 entro il termine della convenzione fissato al 31/07/2022), il divieto di utilizzo della vasca piccola (utilizzata dai pazienti gravi e gravissimi del CDD e per le attività di acquaticità neonatale) per pericolo strutturale, provvedimento impugnato al Tar ISTANZA EX ART.61 C.P.A con vittoria di Colisseum.
Il Centro Diurno Disabili del Comune di Como (CDD1 e CDD2) è una struttura socio-sanitaria di proprietà del Comune di Como realizzata alla fine degli anni 70.
Il Centro Diurno Disabili di via del Dos, inquadrato all’origine dal Progettista Dott. Arch. Giorgio Medri - che nella sua relazione tecnica progettuale del 10/10/1975 parla di un “Centro Professionale Socio-Educativo - si colloca nel quadro di un piano organico di assistenza predisposto dall’Amministrazione Comunale di Como nei confronti dei soggetti disabili, finalizzato ad evitare il consolidamento di anomalie socio-culturali con interventi preventivi e volti a recuperare al livello massimo possibile quei soggetti che presentino disabilità particolarmente gravi, con la creazione di strutture polivalenti, parzialmente specializzate e in modo particolare con caratteristiche non segreganti, anche dal punto di vista della gestione. La collocazione della struttura in una zona di particolare sviluppo della città (piano per l’edilizia economica e popolare), l’utilizzo di alcuni importanti servizi della stessa a livello di quartiere, prospettano una sperimentazione diversa da quelle ad oggi praticate (anno 1975) e pongono il Centro in una prospettiva che esclude l’emarginazione e offre agli ospiti del centro e alla popolazione del quartiere l’opportunità per un’osmosi necessaria al mutamento di un costume e di un atteggiamento mentale ancora arretrato e dissociante”.
Cooperativa Sociale Colisseum
Presidente Romanò Gabriele
la presente raccolta firma è possibile grazie alla collaborazione di:
AILA Associazione Italiana Lotta Abusi
presidente Ada Orsatti
THAIS Associazione di Rieducazione a Cavallo e in Acqua
Presidente Pia Pullici