Dall'inizio della pandemia non è concesso ai congiunti di vedere i pazienti in terapia intensiva e quelli deceduti a causa del coronavirus. Se tale misura poteva trovare giustificazione in fase iniziale ora che i meccanismi di trasmissione e le misure di contenimento sono meglio conosciuti non ha senso continuare con questa pratica disumana e lesiva di un diritto fondamentale. Chiediamo che il governo riconosca, come in molti altri paesi europei, il diritto di salutare i propri cari.Oggi non esistono motivi per impedire ai familiari di fare visita a un paziente ricoverato in Terapia Intensiva, Covid e No-Covid che sia. Semmai, è chi nega questa possibilità a doversi giustificare, eticamente e professionalmente, infatti è riconosciuto ed ormai evidente, documentato e misurato che quando una persona cara, sia essa un famigliare che un amico speciale, riesce a stare vicino al paziente ricoverato in Terapia Intensiva, il malato ne riceve incontrovertibili benefici. E i famigliari anche.