Aboliamo la quarantena per chi si è vaccinato contro il Covid

Aboliamo la quarantena per chi si è vaccinato contro il Covid
Il protrarsi della campagna di vaccinazione sta finalmente mostrando i primi risultati incoraggianti che lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel. Tuttavia, molta gente nega l'efficacia dei vaccini come strumento di prevenzione per combattere la malattia, e in maniera poco lucida continua a rifiutare la vaccinazione. Questa è una scelta libera e legittima fintanto che non venga emessa una legge nazionale che attesti l'obbligo vaccinale, come suggerisce il principio di autodeterminazione al trattamento sanitario espresso nell'articolo 32 della nostra Costituzione: “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge".
Purtroppo coloro i quali rifiutano il vaccino non riescono ad analizzare oggettivamente le evidenze fornite dai dati scientifici. Gli ultimi mesi hanno dimostrato che i non vaccinati sono soggetti fragili, e rispetto ai vaccinati hanno più probabilità di contrarre la malattia e di sviluppare sintomi, in alcuni casi gravi a tal punto da rendere necessaria l'ospedalizzazione. Oltretutto, i non vaccinati contagiandosi più frequentemente, e sviluppando sintomatologie maggiori, diffondono maggiormente la malattia (sia per il maggior numero di vettori infetti, sia per una maggiore capacità infettiva).
I soggetti vaccinati invece hanno meno probabilità di contagiarsi e, qualora infetti, di sviluppare sintomi talmente gravi da rendere necessaria l'ospedalizzazione. Quindi, se un soggetto vaccinato è infetto ma non ha sintomi è da considerarsi malato? La risposta dipende dall'ambiente che lo circonda. Se circondato da vaccinati più raramente metterà a rischio qualcuno, mentre se entra in contatto con persone non vaccinate potrebbe essere la causa della grave malattia di qualcun altro.
Alla luce di queste considerazioni, l'unica ragione per eseguire il tracciamento e la quarantena dei soggetti vaccinati e asintomatici è quella di proteggere i soggetti non vaccinati.
Tuttavia, poiché la libertà dell'uno finisce dove inizia la libertà dell'altro, e poiché coloro i quali hanno rifiutato il vaccino lo hanno fatto in piena libertà, legittimità e coscienza, si chiede a gran voce al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro della Saluta Roberto Speranza di considerare l'abolizione, in assenza di sintomi, dell'obbligo di screening ed eventuale quarantena ai vaccinati con ciclo completo. Questi soggetti sono poco pericolosi in una società vaccinata, ma la loro pericolosità aumenta se in questa società sono ancora presenti persone che rifiutano il vaccino. Quindi, per quale motivo un individuo che ha compiuto il suo dovere vaccinandosi deve pagare le conseguenze delle scelte irresponsabili di altri?
La vaccinazione non è una scelta, ma un dovere sociale. Questo appello è volutamente provocatorio. Nessuno vuole mettere a repentaglio la vita dei non vaccinati più di quanto non lo stiano già facendo loro stessi. Lo stato si faccia garante della salute e dei diritti di tutta la popolazione, ma se non ritiene opportuno estendere un obbligo vaccinale, quantomeno provveda a non influenzare le vite di coloro che, vaccinandosi, hanno fatto una scelta di coscienza. Che ognuno si assuma le responsabilità delle proprie azioni, ma ricordatevi che la libertà è di tutti. Vacciniamoci per tornare a vivere!