Stop allo sversamento di veleni nel fiume Sarno e affluenti

Stop allo sversamento di veleni nel fiume Sarno e affluenti

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Più firme aiuteranno questa petizione a ottenere una risposta da parte del decisore. Aiuta a portare questa petizione a 500 firme!
Giovanni Di Maggio ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Roberto Cingolani

Onorevole Ministro dell’Ambiente, sono un cittadino di Scafati, un paese dell’agro Nocerino sito in provincia di Salerno, chiamato “la piccola Venezia”, una Venezia che però sta morendo sfigurata e maltrattata. Le scrivo perché io e i miei concittadini abbiamo bisogno del suo aiuto.

Ogni anno, nei mesi estivi, le aziende agroalimentari che affacciano sul fiume Sarno e affluenti cominciano a sversare nei corsi d’acqua, di giorno ma soprattutto di notte verso le 3:00, materiali nocivi che, oltre a tingere di rosso o bianco le acque, sanno di acido. La puzza terribile si propaga su tutto il territorio e non si riesce letteralmente a respirare: ad ogni respiro, l’esofago brucia e sopraggiunge la nausea. Viviamo tappati in casa in piena estate e con temperature altissime, eppure non c’è barriera che possa bloccare l’odore nauseabondo che si appiccica addirittura sui vetri delle finestre, impregna tende… Sono anni che si va avanti con questa storia, ci sono state denunce, vengono effettuati prelievi delle acque per analizzarle, quando è chiaro da decenni quale sia il livello di inquinamento. I cittadini di tutte le età, e soprattutto i bambini e gli anziani, non possono vivere in queste condizioni solo per l’avarizia di qualcuno e l’egoismo di molti altri. Si pagano tasse, si rispettano le leggi e non è assolutamente concepibile “vivere” in una città avvelenata, che sta morendo insieme alle persone che la abitano sotto gli occhi di chi potrebbe fare qualcosa ma si gira dall’altra parte. Oltre a questo, ogni mattina, per 365 giorni all’anno, all’alba si innalzano dei fumi alimentati da agricoltori che contribuiscono a rendere l’aria ancora più irrespirabile, per quanto possibile sia peggiorare una situazione già allo stremo. 

 Illustrissimo Ministro, mi rivolgo a Lei perché è il solo che può aiutarci, l’unico che ci può ascoltare e aiutare concretamente. Non vogliamo morire di mali incurabili, né vogliamo vedere i nostri bambini ammalarsi. L’attenzione per l’ambiente, negli ultimi anni, finalmente è cresciuta sempre più: sarebbe un gran passo avanti per il territorio, l’Italia e in esempio illustre per il mondo intero riuscire a far qualcosa per sistemare questa situazione inaccettabile.

Confido nella sua attenzione e nella sua collaborazione. Uniti si può fare tanto. 

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