
AL SINDACO DI TARANTO - PETIZIONE POPOLARE “CHIUDIAMOLA QUA!”

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L’intera provincia tarantina subisce da ormai troppi decenni un’insopportabile aggressione del territorio e della salute dei cittadini per colpa di insediamenti altamente inquinanti, in spregio alle più comuni regole garantite dalla Costituzione italiana.
Nel comune di Taranto, in particolare, i danni derivanti ad ambiente e persone inducono nei cittadini immensa preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda il futuro delle generazioni più giovani e dello sviluppo futuro dell’intero territorio.
CONSIDERATO CHE
- la continua esposizione dei cittadini di Taranto agli inquinanti emessi dall’acciaieria ILVA continuano a causare nella popolazione fenomeni degenerativi accertati scientificamente che si traducono in malattia o morte;
- Con deliberazione n. 1474 del 17/07/2012 ( Burp n. 116 del 06-08-2012 ) la Giunta Regionale ha adottato il documento “Piano contenente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell’aria nel quartiere Tamburi (Ta) per gli inquinanti PM10 e benzo(a)pirene ai sensi del D.lgs.155/2010 art. 9 comma 1 e comma 2 ”, successivamente approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 1944 del 2/10/2012 ( Burp n. 147 del 10/10/2012);
- a partire dal 1/12/2012 e in ottemperanza al Piano, ARPA Puglia comunica la previsione di un Wind Day con 48 ore di preavviso alle aziende sottoposte ad AIA ricadenti nell’area di Taranto e Statte. Queste ultime, ai sensi del Piano e in corrispondenza del Wind Day, sono tenute ad attuare una serie di interventi volti a ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera;
- In tale piano vengono definiti i Wind Days , ovvero giornate caratterizzate da particolari condizioni meteorologiche (venti intensi con direzione di provenienza compresa tra i settori Ovest e Nord, assenza di precipitazioni) che determinano un impatto negativo sulla qualità dell’aria nel quartiere Tamburi di Taranto, con particolare riferimento al PM10 ed al benzo(a)pirene.
- la preminente rilevanza del bene salute oggetto di riconoscimento incondizionato da parte dell'articolo 32 della Costituzione fa si che il bilanciamento tra le esigenze sociali e produttive, da una parte, e le esigenze di tutela dei beni messi in pericolo dalla prosecuzione dell'attività industriale, dall'altra, vada compiuto a favore delle primarie esigenze di tutela della salute della collettività.
VISTI
i presupposti di indifferibilità, straordinarietà e imprevedibilità dell’evento dei wind day,
PRETENDIAMO CHE
- Il Sindaco di Taranto, quale responsabile della condizione di salute della popolazione, assicuri con certezza ai cittadini che nulla hanno da temere dalle emissioni inquinanti dell’Ilva ;
- In caso contrario, pretendiamo l’applicazione del principio di precauzione affinché la salute pubblica venga tutelata avvalendosi di tutti i mezzi che la legge mette a disposizione del Sindaco e del Consiglio comunale, fino all’eventuale ordinanza di arresto degli impianti .
I cittadini sottoscrittori
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