Ricorso contro l'esito del referendum del 17 Aprile 2016

Ricorso contro l'esito del referendum del 17 Aprile 2016

Chiediamo che gli organi competenti della Magistratura Italiana e i cittadini si impegnino affinché l'esito del referendum del 17 Aprile (cosiddetto "contro le trivelle") venga dichiarato illegittimo, visti i reiterati inviti all'astensionismo arrivati - nei giorni immediatamente precedenti al voto - dalle massime istituzioni dello Stato.
Come osservato da 'Il Fatto Quotidiano" il 15 Aprile scorso, infatti, nel 1985, la Corte di Cassazione dichiarò che “l’invito all’astensione è reato punito con pene fino a tre anni”.
Tramite questa petizione chiediamo, dunque, che i responsabili del mancato raggiungimento del quorum si assumano le loro responsabilità e si sottopongano al giudizio della Magistratura. Inoltre, pretendiamo che la schiacciante percentuale dei SI (85,8%) venga comunque presa in considerazione in Parlamento per la revisione della legge sulle concessioni petrolifere entro le 12 miglia.
Nel lanciare questa petizione mi preme ricordare come gli ultimi studi sull'argomento rilevino che disinvestire (gradualmente) dai combustibili fossili e spostare le risorse sulle rinnovabili sia non solamente un obiettivo ecologista ma soprattutto una necessità economica (il link di seguito spiega benissimo il concetto: http://www.wri.org/blog/2016/04/sustainable-transport-investment-could-save-300-billion-year-within-existing-financial) Pertanto, la perdita di posti di lavoro - addotta dagli astensionisti come ragione alla base del non voto - non sussiste, giacché le risorse finanziarie risparmiate potrebbero essere impiegate in maniera più efficiente e sostenibile per la creazione di posti di lavoro 'GREEN'.