RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI CULTURALI

RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI CULTURALI
Perché questa petizione è importante

I diritti e i doveri culturali – al pari dei diritti e dei doveri politici, economici e sociali – appartengono alla famiglia dei diritti umani – Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, 1948, art.22– ma non sono stati recepiti come una autonoma categoria giuridica all’interno delle Carte Costituzionali e del sistema normativo della maggioranza dei paesi europei, né di conseguenza sono percepiti dalla cittadinanza e dai decision maker come oggetto di rispetto e di tutela al pari degli altri diritti umani.
L’ipotesi è che una maggiore coscienza e rispetto nei confronti dei diritti culturali da parte della collettività nazionale nelle sue componenti più varie- istituzioni, imprese, società civile – possa portare alla costruzione di un modello di società in grado di affrontare le complessità determinate dalla dimensione globale. E possa fornire una griglia interpretativa in grado di rispondere alle criticità del presente rappresentate da una crisi della democrazia rappresentativa, un forte squilibrio sociale, una mancanza di cultura partecipata e dalla mancanza di una classe politica preparata e competente.
Il 4 aprile 2023 è stato costituito il Comitato denominato Movimento per il riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali.
Il movimento si pone come obiettivo di rafforzare la dimensione culturale all’interno della Costituzione chiedendo una legge costituzionale che modifichi:
- articolo 2 quando tratta di doveri e di solidarietà;
- articolo 3 quando tratta di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e di allargare il concetto di organizzazione del Paese.
Le richieste di modifica, in neretto, consistono nell’aggiunta della parola culturale che nel testo in vigore non compare.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, e sociale e culturale.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr.XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt.29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art.6], di religione [cfr. artt.8, 19], di opinioni politiche [cfr. art.22], di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico, e sociale e culturale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica, e sociale e culturale del Paese.
Una mancata attenzione per i diritti e i doveri culturali ha avuto come effetto:
- una scuola primaria e secondaria non altezza alle sfide di una società della conoscenza, quale è quella in cui viviamo;
- la scarsa considerazione a livello sociale ed economico dei ruolo svolto dai docenti di ogni ordine grado;
- il taglio progressivo, negli ultimi decenni, dei fondi destinati all’università e alla ricerca universitaria;
- una scarsa attenzione, in occasione del lockdown per gli operatori e i lavoratori del mondo del teatro, del cinema, dello spettacolo in generale e per gli artisti di arte visiva e i musicisti;
- la mancata considerazione di quanto sia importante, per il benessere psicofisico degli individui, fruire dei contenuti e dei servizi culturali quali i musei, biblioteche , librerie, cinema, teatri, i luoghi della musica;
- la carenza di una informazione corretta da parte dei media e il mancato controllo, delle fake news;
- l’assenza della consapevolezza dell’importanza della formazione continua;
- la mancanza di un progetto di alfabetizzazione digitale del Paese.