E' ormai un anno che nel silenzio assoluto disabili e portatori di handicap sono rinchiusi in casa con l'impossibilità oggettiva di cambiare un disagio già insito nella loro natura . La reclusione forzata oltre a diminuire spazi ed opportunità di socialità ed inclusione di queste persone ha anche scatenato reazioni psicologiche che, se anche nei soggetti cosi detti normo dotati stanno provocando crisi (stati di ansia, apatia, paura, agorafobia....), non possiamo immaginare cosa potranno scatenare negli individui ancora più fragili. Assistiamo ad una regressione delle mete raggiunte con una conseguente ricaduta sul post pandemia.  Oltre alla qualità della vita ed al modello sociale che deve prevedere l'inclusione come elemento fondativo del vivere comunitario ,dobbiamo essere coscienti che a subire questa condizione oltre ai soggetti svantaggiati sono pure famiglie e comunità che ormai da troppo tempo stanno affrontando in silenziosa solitudine gli effetti della reclusione forzata nelle persone svantaggiate. Il rischio, cioè quello che sta avvenendo, è che nella società dei primati si tenga conto solo dell'utilità di chi può essere vaccinato e non dell'etica della vaccinazione. Credo sia necessario come essere umani stare accanto, difendere e sostenere chi è più fragile e chi, in questo momento di rumore, rischia di vedere silenziata la propria voce.  VACCINIAMO IMMEDIATAMENTE DISABILI E PORTATORI HANDICAP.