Maggiori fondi per assegnazione scorte di sicurezza

Maggiori fondi per assegnazione scorte di sicurezza

Nel 2019 le misure per tutele personali sono passate da 618 a 569. L'UCIS, ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, è l'organo predisposto all'assegnazione delle scorte. Questo numero è in diminuzione a causa della mancanza di fondi per la reclutazione e il pagamento degli agenti predisposti a tale compito. Non possiamo tenere la guardia bassa di fronte alla criminalità organizzata: serve proteggere chi da anni cerca di combatterla, rischiando la vita ogni giorno.
Un esempio? Domenico Noviello nel 2001 decise di non pagare il pizzo al Clan dei Casalesi, ci teneva alla sua autoscuola vicina a Castelvolturno. Denunciò subito l'accaduto, ottenendo la scorta e un porto d'armi per difesa personale. Nel 2007 gli fu revocata perché "il pericolo di ritorsione sembrava essere scongiurato": Domenico Noviello venne ucciso il 16/05/2008 da un commando armato per aver rifiutato di pagare sette anni prima. Giuseppe Fava, Mario Francese, Calogero Zucchetto: tutte persone che hanno combattuto la criminalità e con l'assegnazione di una scorta, oggi sarebbero ancora tra noi. "Lillo" Zucchetto, pensate, girava in motorino perché il ministero non aveva fondi per un'altra auto civetta. Roberto Saviano sono 15 anni, quasi 16, che vive sotto scorta e, grazie ad essa, ancora oggi riesce a combattere per salvaguardare questo Paese.
Possiamo cambiare le cose con un semplicissimo gesto: facciamolo insieme.