Da lunedi nelle nostre aule scolastiche ci saranno dei banchi vuoti: qualcuno mancherà, non perché è ammalato, fortunatamente, non perché non ha voglia di  studiare, né perché non crede nella scuola e nell'istruzione... solo perché non ha completato, o potuto ancora completare, il ciclo vaccinale, o solo perché è guarito, buon per lui, da qualche giorno di troppo.

Abbiamo ormai contezza ed evidenza che anche un vaccinato, anche con tripla dose, può contrarre e trasmettere il virus: allora perché introdurre proprio adesso questa assurda distinzione, che non è stata fatta neppure nei momenti più duri e difficili della lotta alla pandemia, quando anzi si ribadiva l'importanza della scuola come collante sociale?

Non certo per motivi didattici o organizzativi: la didattica mista è ancora meno funzionale della famigerata dad e arreca danno sia a chi è in classe, sia a chi è a casa.

La scuola non insegni che si combattono le crisi distinguendo, separando, escludendo! non lanciamo questo messaggio ai nostri figli! spieghiamo loro, piuttosto, l'importanza di osservare regole condivise di comportamento, che tutelano noi stessi proprio nel momento stesso in cui  si rispettano gli altri!