FUORI ARRU & COMPAGNI DALLA SANITA' SARDA

FUORI ARRU & COMPAGNI DALLA SANITA' SARDA

783 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.
Più firme aiuteranno questa petizione ad essere inclusa tra le petizioni raccomandate. Aiuta a portare questa petizione a 1.000 firme!
Mauro Pili ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna e a

La sanità sarda è al collasso per la nefasta gestione messa in atto da questa giunta regionale con a capo il Presidente della regione e l'assessore alla sanità Luigi Arru.

Si assiste ogni giorno al tracollo dei livelli essenziali di assistenza ad ogni livello e in ogni angolo della Sardegna.

Sono gravissimi gli episodi e gli atti recentemente denunciati:

ospedali, sale operatori e laboratori di analisi con soffitti crollati;

la mancanza dei reagenti per far funzionare i laboratori di analisi;

il tentativo maldestro di mettere per strada migliaia di pazienti con la rescissione infondata della convezione con l'Aias e il licenziamento di 1500 lavoratori;

i mancati pagamenti delle prestazioni per pazienti e strutture di ogni genere;

il finanziamento del milionario servizio dell'elisoccorso a scapito di quello efficiente e da rafforzare dei vigili del fuoco;

la mancanza di medici e infermieri in tutte le strutture ospedaliere;

liste d'attesa di anni per analisi e visite fondamentali per la salute e la vita delle persone;

chiusura di reparti e presidi ospedalieri fondamentali per i territori;

sprechi e disorganizzazione diffusi su tutto il territorio regionale;

un piano sanitario regionale trasmesso e non approvato dal ministero della Salute devastante per il sistema sanitario della Sardegna e che cancella i livelli essenziali di assistenza;

il tentativo maldestro di far arrivare in Sardegna strutture e multinazionali della sanità per privatizzare la salute a scapito delle strutture pubbliche e private esistenti;

Questa petizione vuole sottoporre per il tramite del Presidente del Consiglio regionale la richiesta di sfiducia del Consiglio regionale verso l'assessore della Sanità Luigi Arru per le richiamate negligenze e per le seguenti ragioni:

ha imposto un piano della sanita' pubblica che impone logiche estranee al diritto alla salute e nega i servizi piu' elementari ai territori piu' deboli favorendo una gestione affaristica e clientelare della sanita' sarda;

ha elaborato e proposto un piano dei poteri forti contro i territori piu' deboli;

ha fatto approvare una pseudo riforma che taglia servizi e funzioni essenziali per salvaguardare gli affari di Stato e di partito;

ha proposto una fantomatica riforma che trasforma la sanita' in un mero conto finanziario fregandosene dei cittadini e della salute;

è stato varato un piano che serve per nascondere le malefatte della giunta Soru/Pigliaru e di quella Pigliaru/Soru che fecero un accordo devastante con il governo Prodi che scarico' la gestione della sanita' sarda totalmente sulle casse della regione ignorando tutti i parametri di riequilibrio, a partire dall'insularita';

si tratta di una sottospecie di piano che non valorizza le professionalita' mediche e paramediche ma punta ancora una volta a favorire amici e amichetti, correnti e lobby di partito;

ha consentito la predisposizione di un piano costruito dalle correnti del Pd e i loro partitini sodali che puntano solo a trasformare ancor di piu' la sanita' in un grande carrozzone elettorale per clientelismi e favoritismi;

La mozione di sfiducia da proporre in consiglio regionale deve contenere l'impegno a :

revocare il piano sanitario di Arru e compagni perche' e' deleterio per la Sardegna e per i Sardi;

predisporre una riforma moderna di efficienza che garantisca a tutti i sardi e in ogni territorio risposte adeguate e non al limite della sopravvivenza;

ad approvare un piano che preveda niente più code e interminabili liste di attesa, ma diagnosi e servizi h24 e sette giorni su sette;

ad elaborare e realizzare una rivoluzione gestionale che consenta di cancellare lo scandalo delle liste di attesa: basta con la vergogna dei 590 giorni per una colonscopia e 280 per una mammografia"; 1

stroncare la gestione clientelare, partitocratica e antieconomica della sanita'';

attivare un modello di efficienza e innovazione gestionale in grado di restituire ai medici e ai pazienti il rapporto diretto; 

puntare alla riscoperta e alla valorizzazione dei piccoli ospedali che taluno vorrebbe eliminare; 

riabbracciare una missione seria di servizio ai cittadini-pazienti, conciliando il principio di solidarieta' con le esigenze di efficacia, di efficienza e di corretto uso delle risorse; 

coordinare e integrare gli interventi sanitari con quelli dell'istruzione, con le politiche attive, di formazione, di avviamento, di inserimento lavorativo, di concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, tra questi e i soggetti del Terzo Settore, elementi fondamentali della catena sociale e assistenziale in Sardegna;

CHIEDE

al Presidente di sottoporre al Consiglio Regionale della Sardegna Gianfranco Ganau affinché venga proposta tale petizione all'esame della massima assemblea sarda;

al Ministro della Salute Giulia Grillo di non approvare il piano sanitario proposto da questa giunta regionale sarda in quanto vengono elusi il livelli essenziali di assistenza e si punta alla devastazione della sanità sarda per perseguire interessi diversi da quelli del Popolo Sardo;

 

783 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.
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