Dimissioni immediate del sottosegretario Claudio Durigon

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Adriano Pagano ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi

Il 4 agosto scorso, uno dei politici più indecenti della storia della Repubblica italiana, nominato pure sottosegretario da questo governo vergognoso, Claudio Durigon, dal quartiere di Capo Portiere a Latina chiede a gran voce che il parco comunale torni a essere intitolato al fascista fratello del Duce, Arnaldo Mussolini e non più come oggi a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Parole che fanno vomitare e che rendono questo tizio la vergogna d’Italia, non solo perché pronunciate da un tracotante e arrogante politico che ignora una delle pagine più buie e terribili della nostra storia, altro che nostalgia, ma soprattutto perché costui negli ultimi mesi è finito ripetutamente coinvolto in indagini giudiziarie e inchieste giornalistiche di pregio, perché vicino ad ambienti criminali o legati alla criminalità organizzata, contro la quale proprio Falcone e Borsellino che lui vuole cancellare, hanno combattuto e sono morti ammazzati diventando un simbolo nazionale.

Perché lo hanno fatto ripetendo sempre fermamente un principio, e cioè che non è necessario essere indagati, imputati o condannati per reati mafiosi per essere considerati mafiosi, perché quello è un fatto giuridico, ma il solo fatto di conoscere, frequentare o essere coinvolti in certe dinamiche fanno di un politico una persona inaffidabile, anche se giuridicamente innocente. E questo chiaramente non può sfuggire a questo fortunato signore (si fa per dire) dalla carriera in così rapida ascesa.

Vale la pena ricordare che Durigon non è per ora indagato in alcuna indagine giudiziaria, eppure prima finisce citato nelle dichiarazioni rese alla polizia da parte di soggetti affiliati e coinvolti nelle indagini per mafia sul clan degli zingari a Latina, e convogliate nella maxi-operazione Alba Pontina. Secondo alcune di quelle ricostruzioni finite nelle indagini, i soggetti sentiti, nel rivelare i giri di recupero dei crediti per droga, raccontano anche quelli di obbligare a votare chi dicono loro in cambio di soldi. Il voto di scambio. Una delle vittime afferma di dover votare già Calandrini, perché glielo ha chiesto un certo Di Marcantonio, Simone, per 50 euro. Bene, quest’ultimo sarà successivamente un delfino di Durigon, uno che nell’Ugl farà carriera e per questo non perderà occasione di ringraziare pubblicamente Durigon. Ovviamente entrerà nella Lega.

C’è poi un’altra maxi indagine piuttosto inquietante, Dirty Glass, che svela un sistema massonico-mafioso e che chiama in causa nuovamente anche Durigon e sulla quale l’Antimafia sta cercando di fare luce su 3 aspetti: il riciclaggio delle aziende di Iannotta – attorno al quale ruota l’operazione – che avrebbero ripulito fiumi di denaro della camorra, la rete di investigatori corrotti e agenti dei servizi deviati che l'imprenditore sarebbe riuscito a mettere al suo servizio, e i rapporti dello stesso Iannotta con Durigon.

E ancora, a tutto questo si aggiunge anche la pregevole inchiesta giornalistica di Fanpage, nella quale Durigon afferma che “il giudice che indaga sui 49 milioni di euro di soldi pubblici fatti sparire dalla Lega, lo abbiamo messo noi”. Senza contare la ricostruzione sui dati gonfiati ai tempi dell’Ugl per entrare nei tavoli di trattative al Governo ottimamente ricostruita da Fanpage. Ora la restaurazione toponomastica fascista.

Questo politico totalmente incapace e di cui vergognarsi lo paghiamo tutti noi con un’indennità lorda di 11.703 euro al mese. Al netto sono 5.346,54 euro mensili più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. E ancora 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti. A fine mandato se sappiamo fare bene i calcoli, e se durerà cinque anni, saranno circa 840mila euro. Senza contare che è stato sottosegretario per circa un anno nel Conte 1 e ora lo è di nuovo, percependo, secondo l’Osservatorio dell’Associazione Italia Futura, una indennità di 10.697 euro lordi al mese”.

Non si può essere ambigui su certe affermazioni, l'Italia e il Governo italiano possono certamente fare a meno di uno come Durigon a presiedere istituzioni così importanti. Sono certo che sapremo sopravvivere alla sua rimozione, anzi staremo meglio e non si capisce perchè non sia ancora stato fatto!

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