DICIAMO NO ALL'INVIO DI ARMI ITALIANE IN UKRAINA

DICIAMO NO ALL'INVIO DI ARMI ITALIANE IN UKRAINA
Perché questa petizione è importante
Illustre presidente Mario Draghi, il suo consiglio dei ministri il 28 febbraio 2022 ha deliberato l' invio di armi all'Ukraina.
"Si tratta di missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg, munizioni che saranno ceduti «alle autorità governative ucraine».
E' stata prevista una deroga ad alcune disposizioni vigenti. Probabilmente tale decisione viola la legge 185/90 che vieta la cessione di armi a paesi in guerra.
Il testo approvato dal suo Governo, come comunicato da Palazzo Chigi, “contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al ministro della Difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. È prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti”.
Le chiediamo: perché inviare armi ad un paese in guerra? Dietro all'invio ed alla consegna delle armi Italiane ci sono molti interrogativi: come le portiamo? Quando arriveranno? Siamo certi che non finiranno in mani sbagliate? Le ricordiamo che armare gli oppositori di Gheddafi ha portato la pace in Libia, ,o stesso in Siria e In Afghanistan. E come mai dovrebbe funzionare con Putin? Non solo inviare armi è sbagliato eticamente, ma non ottiene il risultato voluto!
Spedire armi ci fa tornare indietro di 40 anni rispetto alle conquiste fatte col Trattato sul commercio delle armi (Att), ratificato dall’Italia nel 2013 e all’Europa. A chi chiede più investimenti per contrastare la Russia,occorre ricordare che la Nato già oggi spende 1.100 miliardi di dollari contro i 62 della Russia, 18 volte tanto. E solo l’Europa, senza la Gran Bretagna, 233 miliardi. È la prova che la deterrenza non ha senso. In 20 anni la spesa militare è quasi raddoppiata, 2mila miliardi nel 2020. Le quotazioni del comparto bellico sono passate dal 10 al 17% in pochi giorni».
Altre armi non fermeranno la guerra, non è questa la strada per la pace. La pace si persegue con il dialogo non con le armi!
Noi firmatari di questa petizione ci opponiamo alla decisione del suo governo di inviare armi italiane all'Ukraina che getterà ulteriore benzina sul fuoco della guerra e aumenterà solamente il numero di morti in entrambi gli schieramenti e la durata del conflitto in atto, e le chiediamo di valutare nuovamente la decisione presa in nome delle vite umane che andranno perse e del ruolo di pacificatore che l'Italia ha il dovere di rappresentare nel mondo.