Tutela delle acque dall’azione negativa dell’uomo.
Tutela delle acque dall’azione negativa dell’uomo.

La pesca sportiva in acque libere unisce milioni di appassionati in Italia. Il futuro di questo sport è subordinato allo stato di salute degli ambienti acquatici che ad oggi soffrono l’azione negativa dell’uomo. Bracconaggio, pesca professionale , inquinamento , costruzioni architettoniche, asciutte programmate, contenimenti di specie alloctone in acque già irrimediabilmente compromesse, e tanti altri fattori impoveriscono il patrimonio ittico esistente minacciando seriamente il futuro di questo sport.
Chiediamo leggi severe nei confronti di chi danneggia le acque, aziende o privati che siano, rispetto verso chi le abita ( ogni specie di pesce ) e controlli lungo le sponde atti a tutelare la sicurezza degli ambienti e di chi ne usufruisce sportivamente.
Chiediamo una classificazione diversa delle acque dove si possa, solo negli spot che rappresentano ad oggi purezza a livello di autoctonia, applicare una tutela particolare, da parte dello stato, atta a impedire l’immissione di specie di pesce alloctone.
Nelle acque dove gli alloctoni sono invece presenti da molto tempo ed è impossibile la loro eradicazione essi vanno intesi come risorsa destinata alla pesca sportiva.