RIDIAMO DIGNITÀ ALL’ESAME DI TERZA MEDIA: UNA SCUOLA DI QUALITÀ PER IL FUTURO DI TUTTI

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Giulia Sussi ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Patrizio Bianchi (Ministro dell'Istruzione)

Il tradizionale “esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione”, basato su tre prove scritte ed un orale, è stato sostituito negli ultimi due anni da un’unica prova, dai contorni non ben definiti, che consiste essenzialmente nell’esposizione orale di un elaborato personale preparato in qualche modo a casa.

Chiediamo che tale modalità, introdotta in una situazione di emergenza, non diventi la prassi, considerando che:

-         un esame conclusivo, per essere tale, deve essere coerente con il percorso che va a chiudere, deve quindi consistere in una serie di prove simili a quelle con cui gli studenti si sono misurati negli anni di scuola;

-         la realizzazione di un elaborato finale in cui lo studente metta in luce le proprie “capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo” è un compito molto difficile per gli studenti di quell’età, che in pochissimi sanno affrontare autonomamente: gli studenti vanno necessariamente affiancati dai docenti e quindi tale prova può essere considerata un’esercitazione, ma non certamente una prova d’esame che valuti delle competenze già acquisite.

Crediamo invece che le prove d’esame debbano:

-         valutare il grado di preparazione relativo alle conoscenze (così bistrattate, ma fondamentali per sviluppare delle competenze) e competenze nell’ambito dei programmi svolti: su tali conoscenze e competenze di base imprescindibili è importante che la scuola di I grado continui a concentrare insegnamenti e apprendimenti, prima di affrontare percorsi di approfondimento specifici;

-         essere predisposte dalla scuola e non consistere nell’esposizione di un lavoro già preparato dagli studenti, in quanto crediamo che la scuola abbia il dovere di formare i ragazzi ad affrontare le sfide, anche impreviste, della vita;

-         includere  delle prove scritte: un momento importante per lo studente, che, in silenzio e in autonomia, può dimostrare di saper esporre e argomentare in lingua italiana, di saper risolvere problemi logico-matematici e di padroneggiare una lingua straniera, cioè di possedere le competenze trasversali necessarie in ogni campo del sapere e fondamentali nella società;

-         includere una prova orale che abbia l’obiettivo di accertare, ad ampio spettro, conoscenze e competenze in tutti gli ambiti del percorso di studio.

Giulia Sussi (docente c/o IC Tolmezzo)

Anna Giulia Serena (docente c/o IC Tolmezzo)

Antonio Torresin (docente c/o IC Tolmezzo)

Dario Braidotti (docente c/o IC Tolmezzo)

Claudio De Michielis (docente c/o IC Tolmezzo)

Maria Elena D’Agostini (docente c/o IC Tolmezzo)

Marina Arteni (docente c/o ISIS Solari, Tolmezzo)

Lucia Cargnelutti (docente c/o IC Tolmezzo)

Enrica Scorza (docente c/o IC Tolmezzo)

Mario Chiapolino (docente c/o IC Val Tagliamento)

Monica Chiapolino (docente c/o IC Magiotti, Montevarchi)

Giovanni Serena (medico)

Sandro Domini (docente c/o ISIS Paschini-Linussio, Tolmezzo)

Paola Fontanini (docente c/o ISIS Paschini-Linussio, Tolmezzo)

Nicola Bosco (collaudatore impianti ad alta tecnologia)

Maria Cristina Zanon (docente c/o ISIS Magrini-Marchetti, Gemona del Friuli)

Matteo Mazzolini (dirigente terzo settore)

Luigi Torreggiani (giornalista, libero professionista)

 

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