Aborto? Si grazie! Abolizione dell'obiezione di coscienza per i medici, art. 9 L​.​194/78

Aborto? Si grazie! Abolizione dell'obiezione di coscienza per i medici, art. 9 L​.​194/78

115 hanno firmato. Arriviamo a 200.
Andrea Condaghe ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Parlamento della Repubblica Italiana

Art. 9 L. 194/1978

Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed agli interventi per l'interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione.

Cos'è l'obiezione di coscienza? L'esercizio di un diritto, il rifiuto di un obbligo contrario alla propria etica? Entrambe le cose o nessuna delle due?

L'IVG è un diritto, sancito per legge, fare il ginecologo o l'ostetrica no, fare il ginecologo o l'ostetrica è una scelta non un obbligo. Una scelta che comporta il rispetto delle leggi, l'esercizio della professione in strutture pubbliche in cui tutte le donne devono poter esercitare il proprio diritto all'IVG. 

Un medico, una ginecologa, un'ostetrica hanno scelto la professione sapendo che:

  • la legge 194/1978 è in vigore
  • di fronte ad un'accesso per un IVG, il loro dovere è aiutare le donne a compiere la propria scelta. 

Abolire l'art. 9 della legge 194/78 significa restituire dignità alla professione ginecologica e ostetrica, far sì che i medici e ostetriche non usino l'arma, incongrua, dell'obbligo e dell'obiezione per fare scelte consapevoli non in contrasto con la volontà dei cittadini sancita dalla legge e confermata dai risultati referendari.

Il giovane che sceglie la professione sanitaria non deve poter scegliere se una prestazione sia eticamente giusta in funzione del suo sentire personale, deve fare il suo dovere per il bene del paziente nel rispetto della legge e della volontà popolare. 

L'obiezione di coscienza, che obiezione non è poiché la professione medica non è un obbligo, è un vulnus giuridico, un limite alla libertà delle donne e un pericoloso precedente per il rispetto dei diritti civili dei cittadini e delle cittadine in balia delle opinioni personali di chi dovrebbe applicare la legge. 

In caso di massiccia adesione all'obiezione di coscienza la cittadinanza ivi residente può ritrovarsi in difficoltà per l'erogazione di talune prestazioni, portando alla perdita di alcuni diritti, per tale motivo nel 2014 l'Europa ha richiamato l'Italia e in particolar modo la regione Marche. Le percentuali di obiettori di coscienza sono, stando al 2012, del 69,6% fra i ginecologi, del 47,5% per gli anestetisti e del 45% per il personale non medico, con un'ampia variazione regionale, in particolare al Sud, dove le percentuali possono anche arrivare al 90%. Per quanto riguarda gli ostetrici le percentuali sono superiori al 70%. (wikipedia)

Firma per ripristinare il diritto al proprio corpo e alla genitorialità consapevole!

115 hanno firmato. Arriviamo a 200.