Le donne al giorno d’oggi rimangono fortemente sottorappresentate e discriminate in alcuni lavori e, soprattutto, nelle posizioni di leadership in tutti i campi. Solo una minoranza arriva ad ottenere posizioni più alte in ambito lavorativo. Questo problema fa parte dei 17 obiettivi dell’agenda 2030, nel punto 5.5 che prevede la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership per le donne a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica.

La pandemia ha contribuito a evidenziare questo squilibrio in ambiti decisionali, anche nei settori lavorativi fortemente femminilizzanti, come la sanità. Molte aziende prevedono che ci vorranno generazioni prima di poter ottenere una leadership eterogenea. Questo problema si riscontra anche in campo politico, ad esempio nelle camere dei parlamenti nazionali 2 membri su 3 sono uomini.  

Per questo chiediamo l’istituzione di servizi che possano garantire alle donne di dedicarsi al lavoro, per poter arrivare ad ottenere anche le posizioni decisionali. Ad esempio, per le madri si potrebbero creare servizi di babysitting gratuiti. Bisognerebbe, inoltre, tutelare maggiormente le donne in gravidanza, garantendo loro un lavoro sicuro durante e dopo il periodo di maternità. Si potrebbero organizzare anche campagne di sensibilizzazione, per fare in modo che questo problema abbia più risonanza e, di conseguenza, venga preso seriamente in considerazione.  

Avere più donne in ruoli di leadership a diversi livelli consente una maggiore diversificazione di idee creative che influenzano le decisioni delle aziende. E’ evidente, quindi, la necessità di dare una maggiore priorità all’avanzamento di carriera delle donne. Questa situazione passa ancora inosservata al giorno d’oggi e deve essere cambiata, per permettere loro di poter aspirare alle posizioni più alte. E’ il momento di agire per poter finalmente avere pari opportunità di leadership in ogni settore lavorativo. La parità di genere è un tema molto importante e va affrontato!