Covid-19: stop ai brevetti sui vaccini
Covid-19: stop ai brevetti sui vaccini

La pandemia da covid-19 ha messo in evidenza tutti i limiti di un Mondo condizionato dagli interessi economici.
I comuni sono i presìdi democratici più vicini ai cittadini, e sono pertanto i primi a dover affrontare i crescenti rischi di povertà e di esclusione sociale, spesso non trovando ascolto nelle istituzioni a livelli superiori, arrivando a sostituirsi alle stesse autorità amministrative e sanitarie.
La politica, sia a livello nazionale che internazionale, ha dimostrato la sua incapacità di imporre scelte sociali condivise e libere dalle logiche del profitto, nemmeno di fronte alla più grande emergenza sanitaria che il mondo contemporaneo abbia mai affrontato.
La società civile è rimasta prigioniera delle proprie paure, lasciando passare il messaggio egoista del "prima mi salvo io", come ha bene descritto Papa Francesco facendo riferimento al «virus dell’individualismo» e alla necessità di «promuovere la cooperazione e non la concorrenza».
Tutto ciò passa per un significativo cambio di rotta nella gestione della produzione e distribuzione dei vaccini, ad oggi concentrata nelle mani di poche case farmaceutiche multinazionali, produttrici e detentrici del brevetto, nonostante i cospicui finanziamenti nella ricerca attraverso fondi pubblici.
Chiediamo che vengano sospesi i brevetti e i diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, consentendo così eguali diritti a tutti i popoli ed evitando che la produzione e distribuzione degli stessi diventino strumento di ingiustizie e nuove disuguaglianze.
Come ci ricorda ancora una volta Papa Francesco bisogna evitare che «le leggi di mercato e dei brevetti siano sopra le leggi della salute e dell'umanità».