No alle attese interminabili per le cure complementari in Toscana

No alle attese interminabili per le cure complementari in Toscana
Perché questa petizione è importante
Con più di 25 anni di attività nella provincia di Firenze, il Fior di Prugna, Centro per eccellenza nella medicina cinese, è la struttura di riferimento per le medicine complementari per l'Azienda Sanitaria Toscana. Coordina le attività della medicina integrata a livello regionale, e negli anni è anche diventato un importante punto di riferimento a livello nazionale, grazie ai rapporti con la comunità scientifica italiana e internazionale. Questo Centro è quindi un vero fiore al occhiello per il Servizio Sanitario Toscano.
Ma negli ultimi tempi, molti cittadini Toscani si sono trovati con l'accesso negato alle cure di agopuntura offerte dal Fior di Prugna – attraverso il CUP gli appuntamenti vengono dati a distanza di un anno! Solo i malati di tumore che stanno facendo la chemioterapia e la radioterapia, o persone con patologie acute possano accedere direttamente a queste cure. Se si chiede perché ci sono queste interminabili attese, viene riferito che il personale è ridotto per svariati motivi. Uno di questi sarà che il budget per le cure complementari in Toscana è stato dimezzato, come si legge in un articolo pubblicato di recente da Repubblica.
Ma come? Da decenni, la Regione Toscana ha giustamente voluto che le medicine complementari venissero integrate con la medicina tradizionale, per dare ampia libertà di scelta ai cittadini sul come farsi curare, solo pagando il ticket.
Ora a quanto pare, non più. Per l’agopuntura al Centro Fior di Prugna devi aspettare, e tantissimo. Troppo. Ma l’agopuntura non è un semplice sfizio. Ha un ruolo fondamentale nel nostro benessere e salute. In particolare per chi soffre di dolori cronici, di fibromialgia, di caldane, e per tanti altre condizioni disabilitanti, per non parlare dei pazienti oncologici che non sono più in fase di terapia ma che hanno lo stesso bisogno di sostegno per vivere una vita migliore. Per tantissimi, l’agopuntura restituisce dignità a chi soffre di continuo dolore, e può essere l'unica alternativa ad un uso costante di antidolorifici (che fra l’altro costano alla sanità), o al dover ricorrere a prestazioni private, che non sono accessibili a tutti.
Non è accettabile che un Centro con così tanta storia, professionalità e capacità sia ridotto al punto che non possa accogliere i cittadini senza farci aspettare tempi assurdi.
Chiediamo a
Dr. Eugenio Giani - Presidente della Regione Toscana
Dr. Simone Bezzini - Assessore Diritto alla Salute e Sanità
Dr. Paolo Morello Marchese - Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana Centro
Dr. Emanuele Gori – Direttore Sanitario Azienda USL Toscana Centro
Di assicurare che il Centro Fior di Prugna abbia il budget ed il personale specializzato di cui necessita per poter permettere a tutti di accedere alle loro prestazioni.
Decisori
- Dr. Eugenio GianiPresidente della Regione Toscana
- Dr. Simone BezziniAssessore Diritto alla Salute e Sanità
- Dr. Paolo Morello MarcheseDirettore Generale dell’Azienda USL Toscana Centro
- Dr. Emanuele GoriDirettore Sanitario Azienda USL Toscana Centro