No al calcolo della maggiorazione delle pensioni di invalidità sul reddito di cittadinanza

No al calcolo della maggiorazione delle pensioni di invalidità sul reddito di cittadinanza

Lanciata
5 aprile 2022
Firme: 5.551Prossimo obiettivo: 7.500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da FISH Onlus

Nel corso di questi ultimi mesi, in particolare dal 27 gennaio del 2022, si sono moltiplicate le segnalazioni arrivate alla nostra Federazione da parte di molte famiglie con persone con disabilità a rischio di povertà, che si sono viste decurtare o addirittura azzerare il reddito di cittadinanza.

Il problema è nato in seguito gli adeguamenti, cosiddetti “al milione”, delle pensioni di invalidità avvenuti nel corso del 2020 (sentenza 152/20 della Corte Costituzionale). 

Il fatto è che, nonostante le pensioni d’invalidità non dovrebbero risultare come reddito e quindi essere comprese nell’ISEE (in linea con il disposto del D.L. n. 89/2016), questi aumenti, invece, lo sono eccome! L’incremento, allo stato, non avendo natura prettamente assistenziale, non solo concorre al calcolo ISEE, ma soprattutto riverbera i suoi effetti sulla erogazione del reddito di cittadinanza nella misura in cui esso rileva ai fini della determinazione del reddito familiare.

È così avvenuto che molte famiglie in difficoltà abbiano perso o abbiano visto drasticamente ridotto il reddito di cittadinanza, con ricalcoli al ribasso e molte persone con disabilità questo mese si sono viste accreditare sulla carta solo 40 euro! 

Le conseguenze sono facilmente immaginabili, soprattutto oggi con gli aumenti dei prezzi di beni di prima necessità e delle bollette.

Alla luce di questo, è assolutamente necessario modificare i parametri per la concessione del reddito di cittadinanza, rivedendo i limiti reddituali afferenti il reddito familiare tenendo conto non del vecchio importo relativo all'invalidità civile, ma a quello derivante dall'aumento.

Per far fronte a questa situazione di difficoltà, come Federazione, avevamo già tentato di veicolare, tramite il Decreto Sostegni ter, una proposta di emendamento che risolvesse la questione. L’emendamento è stato respinto, ma c’è stato un chiaro indirizzo da parte del Senato di impegnare il Governo a valutare tutte le iniziative utili per portare, nel breve termine possibile, a far sì che questi benefici non vengano considerati ai fini del rispetto dei requisiti reddituali e patrimoniali necessari alla percezione del reddito di cittadinanza.

La situazione in cui versano le famiglie delle persone con disabilità non appare in alcun modo più sostenibile considerando le ingiustificate decurtazioni ed in alcuni casi gli azzeramenti, operati dall'INPS nella percezione del reddito di cittadinanza.

Ecco perché la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, rivolge un appello affinché il Governo intervenga normativamente ed in maniera urgente per rimuovere gli effetti del calcolo della maggiorazione delle pensioni di invalidità sul reddito di cittadinanza;

E al contempo chiede che sia valutata un'ulteriore una modifica normativa che escluda tutti i trattamenti esenti di natura assistenziale (attualmente inclusi) dalla determinazione del reddito familiare, ivi compresi quelli collegati alla condizione di disabilità. 

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