NO ai cassonetti dei rifiuti "smart", SÌ alla raccolta porta a porta

NO ai cassonetti dei rifiuti "smart", SÌ alla raccolta porta a porta

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Elisa C. ha lanciato questa petizione

I cassonetti "smart", che già da qualche anno sono progressivamente stati installati in diversi comuni e regioni, creano più problemi che altro:

  • Per buttare l'immondizia si deve avere una tessera nominativa che obbliga il cittadino a buttare i rifiuti in un solo ecopunto, ovvero quello arbitrariamente deciso in base al domicilio, escludendo il funzionamento della tessera presso altri cassonetti.
  • Come mostrato in un servizio di "Striscia la notizia", di quest'anno, in Toscana (ma non solo), viene evidenziato il malfunzionamento di alcuni di essi. Come tessere non lette, pedaline bloccate, sportelli che rimangono aperti...
  • In alcuni ecopunti, sono installate delle telecamere di videosorveglianza (naturalmente segnalate), puntate proprio sui cassonetti, per sorvegliare che i rifiuti vengano smaltiti correttamente, e di conseguenza riprendendo pezzi di zona e persone; dettaglio inquietante e oneroso.
  • Il costo, riportato su "La Stampa", per un blocco da quattro cassonetti è di 8-10 mila euro, viene chiarito però, che per il Comune non vi sono costi aggiuntivi, in quanto l’attivazione è compresa nei costi del contratto di servizio con la Città.
  • Con l' avvento dei fast food, e del consumo di cibo da asporto in genere, può capitare di mangiare in giro, con conseguente necessità di dover smaltire i relativi rifiuti. Ma smaltire i rifiuti in questo contesto risulta impossibile, a meno che non ci si trovi nella prossimità del proprio ecopunto; funzionante con relativa tessera. E se ci si trova in un altro Comune?
  • L'apertura ed il funzionamento risultano macchinosi, e poco pratici, soprattutto per gli anziani.

Se si cerca sul web, o se si gira per la propria città, si nota come ci siano più rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti ora, rispetto a prima.

Prediligendo una modalità "porta a porta", invece:

  • si otterrebbe comunque uno stoccaggio dei rifiuti corretto.
  • Senza dover fare metri a piedi con i sacchi.
  • Senza il rischio di perdere o dimenticare una tessera.
  • Sono moltissime le amministrazioni comunali italiane che hanno sperimentato la raccolta porta a porta, con risultati spesso superiori all'80% di rifiuti differenziati, contro una media nazionale del 50% circa (52,5% dati ISTAT 2016) con le strategie tradizionali.

     

 

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