Modifiche urgenti al sistema d'istruzione nazionale

Modifiche urgenti al sistema d'istruzione nazionale
Perché questa petizione è importante

A seguito dell'emergenza covid 19 e anche in antecedenza abbiamo notato come il sistema di istruzione nazionale sia obsoleto e inefficace. Un tema quotidiano verte proprio sui test di ammissione universitari.
È necessario rimuovere il numero chiuso e stabilire, in sostituzione ai test attuali, un esame di idoneità (variabile a seconda della facoltà prescelta) basato sulle facoltà psicoattitudinali piuttosto che su nozioni di cultura generale dello studente (soprattutto per quanto riguarda gli argomenti che si andranno poi comunque a studiare nel corso di laurea scelto).
È necessario che l'accesso agli studi venga agevolato sia sul piano organizzativo che sul piano economico.
Lo studente non dovrebbe ricorrere al lavoro per finanziare i propri studi piuttosto per adempiere alle proprie necessità.
Va assolutamente abolita la politica dell'alternanza scuola lavoro poiché è dannosa per i ragazzi e comunque inefficace.
Questa proposta di legge di iniziativa popolare va a ricadere proprio sul sistema stesso dell'Istruzione in quanto la revisione dei test di ammissione è volto soprattutto ad evitare l'accesso all'insegnamento di coloro che hanno titoli di studio attinenti alla materia scelta ma che non hanno i requisiti psicoattitudinali per insegnarla.
A fronte di questo cambiamento di test andrebbe cambiata anche la struttura delle scuole secondarie di secondo grado infatti in sostituzione del diploma, proprio come avviene in alcuni stati esteri, andrebbe istituito il sopraccitato test di sbarramento volto anche ad evitare ricorrenti situazioni (specialmente nell'ambito medico scientifico) di abbandono del percorso di studi per mancanza di predisposizione psicologica.
Va assolutamente rivisto il programma scolastico relativo alla disciplina della storia. Vanno eliminate le ripetizioni (come preistoria ad esempio, ripetuta all'inizio di ogni nuovo percorso scolastico) per arrivare ad introdurre l'insegnamento dei fatti attuali e di quei fatti che non vengono attualmente insegnati ma sui quali vige la quasi totale disinformazione come per esempio il tema delle foibe o la questione palestinese.
La storia è un tema pressoché impossibile da narrare oggettivamente, pertanto andrebbero rivisti i testi, che attualmente, propongono, indipendentemente dall'editore, sempre la stessa visione politica. È necessario che i giovani possano avere una visione sui fatti storici ampliata.
L'insegnamento di religione dovrebbe essere integrato nel programma di storia e, in sostituzione dell'attuale gestione difforme, dovrebbe vertere non solo sulla religione cristiana parte della tradizione e della cultura italiana (sebbene l'Italia sia uno stato laico), ma anche sulle altre esistenti poiché parte fondamentale della società, è volta ad esplicare le varie differenze culturali e darebbe una visione storico geografica ampliata rispetto a quella attuale (ad esempio studiando l'induismo si può trattare storicamente anche un paese come l'India che nei programmi di storia attuali non è pressoché presente).
Va eliminata la dad, se non in presenza di gravi condizioni di salute, bisogna ridare valore al diritto umano dell'istruzione.
Vanno rivisti i piani organizzativi anche a livello di orari di frequenza e della gestione parentale. Bisogna andare incontro ai genitori lavoratori a tempo pieno e non , per garantire un ambiente consono alla crescita di ognuno sia a scuola che in ambito familiare.
Va abolita la privatizzazione degli istituti, a partire già dall'età prescolare: non devono più esistere asili nidi e scuole dell'infanzia inaccessibili economicamente.
Ovviamente anche i percorsi successivi e soprattutto le università devono essere ad accesso gratuito come avviene in altri paesi europei, dove non solo viene agevolata l'istruzione, ma vi è un significativo sostegno al sostentamento del singolo.
Vogliamo uno stato di livello culturale superiore rispetto a quello odierno. L'ignoranza e la scarsa educazione/informazione costituiscono un ostacolo alla libertà ed al progresso.
Infine, vanno rivisti i programmi e l'organizzazione delle facoltà per correggere le molteplici ripercussioni che si verificano poi nelle professioni.