La fase 2, che ci apprestiamo finalmente ad inaugurare, comporterà come contropartita un uso esponenziale di mascherine, guanti, articoli usa e getta, contenitori monouso e quanto altro necessario per preservare la sicurezza e limitare il rischio di contagio.

In un mondo in cui eravamo già al limite della sostenibilità, questo ulteriore aggravio di materiali potenzialmente non riutilizzabili genererà un aumento considerevole di rifiuti, molti dei quali dannosi per l'ambiente, come la plastica.  

Chiediamo, quindi, nell'ottica di un futuro più prossimo di questo che ci stiamo per apprestare a vivere, in cui nessuno vorrà trovarsi sommerso dai rifiuti, che il governo, attraverso delle agevolazioni (contributi, crediti d'imposta o altre forme ritenute idonee), sostenga le imprese che faranno delle scelte ecosostenibili nell'uso o acquisto di materiali riciclabili.

Un comportamento virtuoso, se promosso ed incentivato, potrà  essere adottato anche da molte aziende che, invece, viste le difficoltà della situazione, ragionevolmente opterebbero per scelte più economiche.

E' anche opportuno che vengano effettuate delle campagne di sensibilizzazione sul corretto smaltimento e riciclaggio dei vari materiali, in modo che anche i cittadini si comportino in maniera adeguata e più rispettosa dell'ambiente.

Il lockdown ci ha fatto vedere un pianeta meravigliosamente più pulito e vivibile, di cui facciamo parte e di cui non siamo i padroni. Continuiamo a preservarlo e facciamo vedere che abbiamo imparato qualcosa di positivo da questo disastro,  che ci permetterà di intraprendere una via migliore di quella precedente.