Se chiudi i Convegni chiudi l’Italia

Se chiudi i Convegni chiudi l’Italia

4.560 hanno firmato. Arriviamo a 5.000.
Lanciata
Petizione diretta a
Ministro Dario Franceschini

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Annamaria Ruffini

I Convegni Aziendali e Congressi sono alla base della leva produttiva, di formazione e conoscenza per ogni Nazione democratica  e moderna. Danno impulso alle vendite e agli scambi commerciali ed esportazioni. 
Rispettano regole e linee guida ben precise sia di svolgimento che di numeri con accessi controllati e contingentati. In tempi normali e a maggior ragione in questo specifico frangente. 
L’impatto del settore è così rappresentato:

- impatto diretto sul Pil 36,2 miliardi di euro/anno

- 569 mila addetti 

- 500.000 eventi nazionali e internazionali 

Generano impatto economico e reputazione le  su tutto il territorio e coinvolgono la filiera rappresentata da:

- Centri Congressuali e fieristici

- Alberghi

- Società di organizzazione e comunicazione quali: DMC, Incentive House, PCO, Società Eventi, Alberghi, Allestitori e tecnici, Catering, Trasporti, Interpreti, Convention Bureau, Servizi Audio e Video, Spazi Eventi 

Il DPCM del 18 Ottobre cancella ogni possibilità di ripresa presente e futura, recando un danno non solo al settore specifico e alla sua filiera, ma all’Italia intera. 

Ministro Dario Franceschini la invitiamo ad intervenire per far rettificare un decreto discriminatorio e frutto di “ignoranza” verso un settore che ha dimostrato di saper rispettare ogni protocollo di sicurezza. Difenda la cultura, la formazione e la produttività che da essa deriva

4.560 hanno firmato. Arriviamo a 5.000.