Aiutaci a fermare la STRAGE da CONTENZIONE ! Pratica di cui si ABUSA, anche se è VIETATA.
Aiutaci a fermare la STRAGE da CONTENZIONE ! Pratica di cui si ABUSA, anche se è VIETATA.

PETIZIONE al Ministero della Salute
affinchè richiami le Regioni a far rispettare:
il DIVIETO di ricorrere alla contenzione in quanto:
- non è un atto sanitario
- è illegittima e anti-terapeutica
- produce danni fisici e psicologici
il DIRITTO del personale sanitario:
- di NON essere PERSEGUITO con provvedimenti disciplinari se, per coscienza e convinzione etica, si rifiuta di eseguire la contenzione.
In questo momento in Italia, molte persone con disagio mentale, anziani, minorenni e disabili, sono legate mani e piedi al proprio letto in case di cura e di riposo o in reparti psichiatrici. Il personale che LEGA I PAZIENTI, usa la parola “CONTENZIONE” per nascondere dietro un termine tecnico, l’infamia di una pratica usata nei manicomi per “placare” stati di agitazione: una pratica oggi VIETATA, ma di cui si continua ad ABUSARE in strutture illegittimamente “A PORTE CHIUSE” perché impediscono un libero accesso a parenti e amici.
In realtà, come rivela l’indagine svolta in Italia dal “Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e delle pene inumane o degradanti” la contenzione è adottata di routine nell’80% dei servizi psichiatrici solo per “ignoranza” e “comodità”. Cioè, “per punire il malato agitato” che, per questo, è ritenuto “colpevole”; oppure per “comodità del personale” che così “mette al sicuro i pazienti difficili mentre svolge altre attività”.
Questa “MODERNA CROCEFISSIONE” ha condotto molti pazienti alla morte dopo una lunga agonìa: è accaduto a Milano, Brescia, Cagliari, Bari, ecc. Ma le responsabilità dei decessi sono state quasi sempre nascoste e negate. Tranne in un caso: quello di Franco Mastrogiovanni, il maestro elementare morto nell’agosto 2009, dopo 87 ore di contenzione, nel Servizio Psichiatrico di Vallo della Lucania.
PER LA PRIMA VOLTA, infatti, la telecamera dell’ospedale ha ripreso per 4 giorni e 4 notti, gli EFFETTI DEVASTANTI della contenzione su un paziente. Ne riportiamo in questo video solo 3 minuti: ma queste immagini e le parole che le accompagnano, bastano a spiegare perché la Scienza e la Legge definiscono la contenzione ANTI-TERAPEUTICA, dannosa, ILLECITA, incompatibile con la “cura” e assimilabile alla “TORTURA”. E perché la vicenda di Mastrogiovanni – in questi giorni al suo epilogo giudiziario sul quale molti vorrebbero far calare il silenzio - sia diventata emblematica per un grande Movimento di cittadini e associazioni che, con la propria FIRMA, vogliono dire
BASTA alla CONTENZIONE: pratica DISUMANA e DEGRADANTE
QUESTA PETIZIONE
- è promosso da Serena Romano, presidente dell’associazione di familiari dei sofferenti psichici “La Rete sociale onlus” attraverso la pagina Facebook “NO salute mentale a porte chiuse”;
- supporta la campagna di sensibilizzazione e raccolta firme contro la contenzione avviata dal Forum Nazionale Salute Mentale a gennaio scorso nella sala del Senato, dal titolo dell’omonimo libro della psichiatra Giovanna Del Giudice “…E tu slegalo subito: sulla contenzione in psichiatria” (ed. Alphabeta Verlag)
- è la sintesi di un saggio già pubblicato da Serena Romano in qualità di blogger del sito www.ilenzuolibianchi.com già sottoscritto e condiviso da esponenti del mondo accademico e istituzionale fra i quali Stefano Rodotà, giurista e politico, Francesco Paolo Casavola, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Gerardo Marotta, Presidente Istituto Italiano Studi Filosofici, Paolo Maddalena, Vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale, Massimiliano Marotta, Presidente Società di Studi Politici, Peppe Dell’Acqua, psichiatra protagonista della Rivoluzione “basagliana”.