Contro l'autorizzazione alla costruzione di una nuova centrale turbogas Duferco- Brescia

Contro l'autorizzazione alla costruzione di una nuova centrale turbogas Duferco- Brescia
Perché questa petizione è importante
Con la tua firma aiuti a tutelare la salute dei cittadini dei Comuni di Brescia, Nave (BS), Caino (BS), Bovezzo (BS), Collebeato (BS), Concesio (BS).
La multinazionale DUFERCO ha in progetto di costruire nel Comune di Nave una nuova centrale elettrica a turbogas e inoltre ha presentato la domanda per trattare rifiuti ferrosi e scorie di acciaierie.
Ora, loro dicono che il ferro e gli scarti di acciaieria sono rifiuti non pericolosi, ma noi conosciamo bene l'impatto ambientale dei fumi di acciaieria e dell'inquinamento delle acque con le loro scorie, senza parlare del movimento di mezzi pesanti che dovranno passare in centro al paese per il trasporto di questi rufiuti.
Per me questo è inquietante quanto la centrale e comunque vanno fermate tutte e due!
Il documento della Duferco dice così:
"l'intervento consiste nella introduzione di due nuove linee di gestione rifiuti non pericolosi per il recupero di materiali ferrosi (R13 e R4)e scorie di acciaieria (R13 e R5) con la produzione di EOW presso l'insediamento esistente di Nave nel quale si svolge anche l'attività di laminazione a caldo per la produzione di travi.”
Farà ripartire una lavorazione che comporterà la movimentazione sulla provinciale di 300.000 tonnellate di materiale da trattare. Questo vuol dire che transiteranno molti autotreni TUTTI I GIORNI , con un impatto ambientale costituito da fumi inquinanti e rumore che sono peggio della centrale stessa.
I sindaci dei comuni interessati , Nave, Bovezzo, Caino, Collebeato , Concesio e Brescia hanno rilasciato un comunicato stampa in cui ribadiscono il loro NO alla realizzazione di detto progetto appellandosi ad un decreto regionale (Delibera n. 9/3934 del 6 agosto 2012) che include l’agglomerato di Brescia nella cosiddetta “Fascia 1” del territorio regionale, cioè la fascia più critica dal punto di vista ambientale. E vieta in suddetto territorio “..la costruzione e l’esercizio di nuovi impianti dedicati unicamente alla produzione di energia elettrica per scopi commerciali”. La centrale elettrica a turbogas rientrerebbe proprio in questo ambito .
Estratto dall'artticolo di Lega ambiente del 27/01/2019:
"Il progetto proposto prevede la collocazione di due generatori di nuova generazione TurboGas da 65 MWelettrici l’uno per un totale di 130 Mwe in grado di produrre quale energia “di scarto” 300 MW termici.
Giusto per dare un’idea di cosa si stia parlando, ricordiamo che il termoutilizzatore di Brescia ha una potenza di 84,4 Mwe e 160 MWt e la policombustibile di A2A di 75 Mwe e 365 MWt.
Stiamo parlando di una centrale in grado, da sola, di riscaldare e illuminare una città di medie dimensioni!
L’EFFETTO SULL’ARIA
Dallo Studio d’Impatto Atmosferico prodotto da DUFERCO apprendiamo che da ognuno dei 2 camini alti 25 m potrebbero uscire ogni ora 450.000 mc di fumi (900.000 mc in totale) contenenti 59 tonnellate di CO2 (per un totale quindi di 118 t).
I 450.000 mc di fumi conterrebbero 13,5 kg di NOX e 2,25 kg di NH3 (entrambi precursori delle polveri sottili) oltre a 13,5 kg di CO.
DUBBI GENERALI
"Prima d’incrementare la potenza appoggiandosi ancora all’utilizzo di energie fossili è indispensabile la predisposizione di un piano energetico nazionale fortemente incentrato sul risparmio energetico, sulla rinnovabilità delle fonti e sulla riduzione delle emissioni climalteranti."
"Da un punto di vista strategico riteniamo sia più sensata la trasformazione delle centrali termoelettriche più obsolete esistenti, prediligendo una riduzione delle potenze installate e favorendo il massimo rendimento e la flessibilità d’intervento."
DUBBI SPECIFICI
Energia termica sprecata
La centrale, non essendo collegata a una rete di teleriscaldamento, disperderà nell’aria una energia termica di 300 MWh per ogni ora di funzionamento quale sottoprodotto del processo.
Per dare un’idea, questa energia è l’equivalente di quella necessaria per riscaldare per un’ora 60.000 appartamenti non particolarmente coibentati. E puramente additiva rispetto alle emissioni da produzione di energia attuali nell’area. Con i trend degli ultimi anni sarebbe un funzionamento prevalentemente estivo, quando è maggiore la richiesta di energia elettrica. Ma in estate nell’area di Brescia c’è un serio problema di inquinamento da ozono secondario, grave al pari del particolato invernale.
È evidente come tale spreco non possa essere compatibile in un sistema energetico virtuoso che deve puntare sulla massima riduzione delle perdite di energia da fonte non rinnovabile.
L’inquinamento dell’aria
Lo Studio d’Impatto Atmosferico prodotto da DUFERCO si basa su dati di dispersione degli inquinanti non correttamente ricavati da analisi sul posto che tengano conto della particolare collocazione della conca in cui sorge il Comune di Nave, sostanzialmente orientata su un asse est-ovest al contrario delle principali valli alpine e prealpine con orientamento nord-sud.
Per la stima della qualità dell’aria sono state prese come riferimento le centraline di Sarezzo e di Brescia (Broletto e via Turati). Lo studio di ricaduta delle emissioni considera solo inquinanti primari e non anche i secondari:
Non è difficile intuire come, per l’orografia dei luoghi, l’ipotesi conclusiva che prevede che i fumi all’uscita dal camino vengano “dirottati” lontano dal centro abitato in direzione delle pendici del monte Maddalena sia un’ipotesi del tutto aleatoria se non confortata da misurazioni sul posto.
Basta del resto risalire con la memoria agli anni ’60 e ’70 quando, a causa delle emissioni delle ferriere presenti sul territorio, il Comune di Nave risultava perennemente immerso in una nuvola di fumo.
È altrettanto facile immaginare come questa massa di fumi (900.000 mc all’ora) si riversi verso sud investendo la città di Brescia che di tutto ha bisogno tranne di nuovi inquinanti nella propria aria!"
Qui trovate l'articolo completo di Legambiente con la spiegazione del progetto
https://legambientebrescia.it/2019/01/27/impianto-peaker-duferco-di-nave-una-proposta-inaccettabile/
Qui la richiesta presentata a SILVA
Per il riciclo dei rifiuti
http://silvia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=03000500000096&titolo=V.I.A.%20Provinciali
Per la centrale a turbogas
https://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=04000100000188&titolo=V.I.A.%20Nazionali
Qui la richiesta presentata al Ministero dell’ambiente
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/6907/9680?pagina=3
Perché non si può fare
https://quibrescia.it/cms/2019/01/30/centrale-ex-stefana-nave-via-deve-essere-negativo/
Decisori
- Ministero dell'AmbienteValutazioni e Autorizzazioni Ambientali: VAS - VIA - AIA - Codice: NAZ188-RL e Codice: VIA96-BS
- Regione Lombardia - Silvia V.i.a. ProvincialiDirezione generale Ambiente, Energia e Reti Struttura Valutazione di Impatto Ambientale
- Provincia di BresciaUfficio Aria, Rumore e Sportello IPPC -SILVIA cCodice: VIA96-BS
- Ministero dell'AmbienteValutazioni e Autorizzazioni Ambientali: VAS - VIA - AIA - Codice: NAZ188-RL e Codice: VIA96-BS