Dignità per la Ricerca Pubblica Italiana

Dignità per la Ricerca Pubblica Italiana

1.827 hanno firmato. Arriviamo a 2.500.
Lanciata
Petizione diretta a
Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Precari Uniti Cnr

Più stabilità = Più ricerca = Più benessere

#BASTAPRECARIATODISTATO

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è la più grande struttura pubblica di ricerca in Italia, fondata nel 1923.

Dal 1989 è un Ente di ricerca, con la missione di realizzare progetti, promuovere l’innovazione e la competitività del sistema industriale nazionale e di fornire tecnologie e soluzioni ai bisogni emergenti nel settore pubblico e privato (www.cnr.it). Obiettivi che vengono raggiunti attraverso un patrimonio di risorse umane che conta oltre 11.000 lavoratori della conoscenza tra ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi ed operatori tecnici.

Nel 2018 il CNR ha recepito il Decreto Legislativo 75/2017 che riporta misure volte al superamento del precariato storico ed alla valorizzazione dell’esperienza professionale maturata con rapporti di lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni.

Pertanto il CNR ha intrapreso un percorso di stabilizzazione dei precari aventi diritto iniziando una stagione di reclutamento a Dicembre 2018, prevedendo una conversione contrattuale a Tempo Indeterminato per chi fosse già in servizio a Tempo Determinato (TD) (personale inserito nel Comma 1 dell’Art. 20 del D.Lgs. 75/2017) e contemporaneamente bandendo 26 concorsi riservati per chi era (ed è ancora oggi) in servizio con contratti di lavoro flessibili quali Co.Co.Co. ed Assegno di Ricerca (personale inserito nel Comma 2 dell’Art. 20 del D.Lgs. 75/2017).

A Gennaio 2019, il CNR si è ritrovato con 1.175 unità di personale stabilizzate, di cui 1.071 Comma 1 (conversione contrattuale) e 104 Comma 2 (vincitori ed idonei concorsi).

Un risultato mediocre in considerazione del fatto che il CNR conta ancora più di 3.000 lavoratori della conoscenza precari di cui oltre 1000 idonei alla stabilizzazione.

Nonostante le rassicurazioni della dirigenza e le raccomandazioni riportate sulla Carta europea dei ricercatori e Codice di condotta per la loro assunzione (https://eur-lex.europa.eu), nessuna programmazione per l’ingresso in servizio di tali lavoratori è stata posta in essere e oltre 1000 lavoratori, con le loro famiglie, sono in attesa di veder concretizzato un loro diritto.

Il movimento indipendente dei Precari Uniti CNR si impegna da tempo su più fronti: sull’interesse politico e mediatico per il completamento del processo di stabilizzazione, sul rilancio del nostro ente a livello internazionale, sul  percorso di crescita delle figure che lavorano nel mondo della Ricerca. Tutto questo in nome di una dignità lavorativa e contrattuale accettabile per tutti i dipendenti.


Il movimento ha quindi deciso di lanciare questa petizione chiedendo

al CNR:

Nell’immediato:

  • di  programmare, sulla base del Piano Triennale di Attività, un piano di fabbisogno del personale che preveda le assunzioni di tutti gli aventi diritto in qualità di idonei C2, C1 “non prioritari”,  “chiamate dirette” (Art. 20 d.lgs. 75/2017).
  • di prevedere entro il 2019 l’avvio di procedure concorsuali riservate per il personale finora escluso dal processo per il superamento del precariato (personale tecnico e amministrativo “comma 2”, esclusi dai concorsi riservati, “Ibridi” altri enti)

Nel breve termine:

  • di preservare la normativa contrattuale per R&T
  • di programmare una pianificazione del turnover del personale dell’ente
  • di pianificare un riconoscimento per il personale strutturato che da anni è in attesa di vedere riconosciuti i propri diritti (come i passaggi di livello)

Nel lungo termine:

  • una riforma del sistema di reclutamento e gestione del personale

ai rappresentanti politici:

  • di promuovere le iniziative del CNR dedicate al superamento del precariato e alla valorizzazione del personale di ruolo
  • di vigilare perché le stesse possano definitivamente risolvere il vulnus della ricerca precaria e sotto-inquadrata.
  • di vigilare sulla corretta applicazione delle norme per il “superamento del precariato” e impegnarsi a reperire i fondi necessari per il completamento del relativo processo.
     

Unisciti a noi per la dignità di tutti i lavoratori della ricerca!

Sostieni la nostra causa, l’innovazione e il futuro dell’Italia!

1.827 hanno firmato. Arriviamo a 2.500.