Stop ai troppi compiti a casa!
Stop ai troppi compiti a casa!

con Legge n.176. Si propone il seguente modello di Regolamento che i dirigenti degli Istituti comprensivi svolgono sottoporre agli Organi collegiali e inserire nel Patto di corresponsabilità educativa. “
REGOLACOMPITI
1. I docenti che decidano di assegnare compiti a casa si impegnano a correggerli tutti e a tutti – altrimenti non avrebbe senso farli.
2. I docenti che decidano di assegnare compiti si impegnano a preparare adeguatamente gli studenti affinché siano in grado di svolgerli per proprio conto (devono verificarlo e garantirlo ai genitori) – sarebbe assurdo e umiliante chiedere loro di fare ciò che non sanno fare.
3. Ai compiti svolti a casa non deve essere assegnato alcun voto – il docente non può sapere come e da chi siano svolti.
4. I compiti non fatti non possono essere “recuperati” sacrificando la ricreazione che per nessun motivo, men che mai “disciplinare”, deve essere ridotta o annullata – gli studenti ne hanno bisogno e diritto.
5. I compiti non svolti durante i periodi di assenza (es. per malattia) non devono essere recuperati – non sarebbe umanamente possibile.
6. La giustificazione del genitore per il mancato svolgimento dei compiti deve essere acquisita evitando reprimende o punizioni – umilianti per lo studente e offensive per i genitori.
7. Nelle classi a 40 ore (tempo pieno), non si assegnano compiti: le attività didattiche devono esaurirsi nelle 8 ore di forzata immobilità e concentrazione – pretendere un ulteriore impegno sarebbe controproducente, penoso, crudele.
8. I docenti che decidano di assegnare compiti pomeridiani verificheranno, preventivamente, che non richiedano a nessuno studente un impegno giornaliero che superiore:
- 10 minuti nelle classi prime della scuola primaria
- 20 minuti nelle classi seconda e terza
- 30 minuti nelle classi quarta e quinta
- 40 minuti nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado
- 50 minuti nelle classi seconde
- 60 minuti nelle classi dichiarate.
9. Non possono essere assegnati compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni - agli studenti deve essere permesso di ricrearsi (garantito il “diritto al riposo e al gioco”), e alle famiglie di ritrovarsi, senza l ' assillo stressante dei compiti.
10. Non possono essere assegnati “compiti per le vacanze” (ossimoro logico e pedagogico) - per i ragioni già espresse nel punto precedente e per evitare che i docenti, come previsto dal primo punto di questo Regolamento, trascorrano il resto dell'anno scolastico a correggere gli esercizi previsti dai “Libri per le vacanze”."
Decalogo "Regola Compiti" a cura del dirigente scolastico Maurizio Parodi già presentato al MIUR a fine 2018.