MARCIA DELLA PACE PER L'UCRAINA E PER IL MONDO

MARCIA DELLA PACE PER L'UCRAINA E PER IL MONDO

27 hanno firmato. Arriviamo a 50.
Lanciata

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Gaetano Poppa

Care Amiche, cari Amici,

da sempre sono impegnato nell'associazionismo e nel dare supporto e sostegno alle persone più sfortunate e svantaggiate.

In particolare mi sono occupato altrettanto da sempre del tema dei diritti umani, dell'immigrazione, degli asilanti e dei rifugiati che purtroppo assurgono alle cronache, più o meno mediatiche, in occasione di conflitti bellici.

Sin dal 1989 ho preso parte a missioni umanitarie in ex Jugoslavia, in Birmania (ora Myanmar), in Somalia, in Etiopia, in Eritrea, in Cina, il Libia, in Ruanda, in Siria e in Afghanistan.


Per questo motivo, non appena è iniziato il conflitto russo-ucraino, mi sono attivato con le molte amiche ed amici incontrati in questi anni di lungo cammino per i diritti umani per la raccolta e la distribuzione di beni alimentari, farmaceutici e per abbigliamento.


Tutto ciò premesso, purtroppo mi trovo a non essere più in grado di incidere su quanto sta accadendo, non ho più la forza e il coraggio di ascoltare reportage e vedere servizi dove donne e bambini sembrano essere trasparenti, ove le statistiche dei morti sul campo non sono che dei numeri come tanti altri cui siamo abituati a declinare, un po' come quando in piena emergenza epidemiologica da SarsCoV2 e sue mutazioni, pandemia nient'affatto sconfitta, si arrivava a casa e si cercava di capire quanti morti c'erano stati, non le cause, le inefficienze, le malversazioni e molto altro ma i numeri, perché quelli colpiscono.


Orbene, che Putin avesse avvisato la NATO che non avrebbe più tollerato allargamenti ad Est della stessa è chiaro a tutti e da anni; che la NATO abbia fatto spallucce, e con lui Biden, è cosa altrettanto nota; che l'Europa solo un'unione economica-monetaria e non politica che fa da spettatore è un'altra delle verità che questo conflitto sta mettendo in luce, conflitto che vede i più grandi paesi d'Europa non aver fatto nulla in questi anni per non limitare le forniture di gas provenienti dalla Russia e pertanto restando soggiogate ad essa è una colpa grave se non gravissima e infine, checché se ne dica, l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin (non della Russia, a mio parere la differenza non è solo sintattica) è un'inevitabile escalation che non vede le sorelle e fratelli Ucraini e Russi fronteggiarsi per la Crimea o per il Donbass ma vede riproposto il più vecchio dei refrain cinematografici e letterari: Est contro Ovest, America contro Russia, Biden contro Putin anzi, e fintanto che Cina, India e paesi dotati di ordigni nucleari staranno a guardare sarà un bene, ma non sappiamo fino a quando.


Tutto ciò detto, perdonatemi ma il grado di rabbia e sconforto è davvero elevato, penso e sono convinto che l'unico modo per far sentire la voce di ognuno di noi sia una MARCIA DELLA PACE, se possibile la più estesa e partecipata che ci sia mai stata, che metta insieme i giovani, scomparsi almeno dai media, i vecchi pacifisti di tutto il mondo, il mondo cattolico, quello laico, quello dell'associazionismo e del volontariato, attrici e attori, cantanti, giornaliste e giornalisti, registe e registi, artiste e artisti, presentatrici e presentatori, imprenditrici e imprenditori e, in testa al corteo, quello delle istituzioni si, le istituzioni, europee e nazionali, immagino Papa Francesco a braccetto con Draghi, Macron, Von der Leyen, Johnson, Scholz, Morawiecki, Ciuca, Sanchez, Metzola, Thunberg, e poi le parlamentari e i parlamentari di tutto il mondo, dai 5 continenti, tutti loro e tutti noi persone qualunque insomma.


Raduniamoci lontano rispetto a dove sono operativi donne e uomini di buona volontà per chi scappa, che sia al confine moldavo, ungherese, slovacco, romeno, polacco o bielorusso poco conta, ciò che conterà realmente sarà entrare in Ucraina e silenziosamente, passo dopo passo, dimostrare al mondo ed ai suoi 2 principali contendenti che la PACE è possibile e tutto il resto fa schifo, che non contano i negoziati diplomatici se chi si siede al tavolo fa di tutto per farli naufragare, se ha pretese assurde ovvero non è disposto a cedere qualcosa, poniamolo noi un nuovo modo di fare diplomazia e vediamo se Putin ha il coraggio di bombardare anche questo plotone di essere umani composto da sorelle e fratelli che sono li per tutti, per tutte le guerre, da quelle meno note a quelle più note e che per questo motivo ci impauriscono e ci fanno muovere, camminare, piangere ma sperare, facciamolo!


Non intasiamo le vie d'accesso ai luoghi principali dove Save the Children, Caritas, Amnesty International, UNHCR, UNICEF, Medici Senza Frontiere, ActionAid, Emergency e CRI si dannano (poiché nell'emergenza c'è necessità di azioni rapide, concrete, dirette e coordinate), facciamo fiorire i frutti della nostra solidarietà e vicinanza altrove ma con eguale piglio, quello di obbligare Putin al cessate il fuoco e al massacro di civili inermi, facciamolo, tutti!


Grazie, col cuore.

27 hanno firmato. Arriviamo a 50.