MANIFESTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI CULTURALI

MANIFESTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI CULTURALI

Lanciata
30 novembre 2021
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Perché questa petizione è importante

PERCHE'  IL MANIFESTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI CULTURALI

Il Manifesto chiede il riconoscimento, la tutela ed il rispetto dei diritti e dei doveri culturali degli individui e delle comunità e vuole essere strumento per creare e accrescerne la consapevolezza nella collettività: istituzioni, imprese, società civile. Il Manifesto fa riferimento a fonti normative specifiche e individua quei diritti e quei doveri che ricadono all’interno della categoria dei diritti culturali.

In un’ottica di esigibilità dei diritti culturali il Manifesto, presentato inizialmente in Sicilia, è finalizzato alla redazione della Carta dei diritti culturali che propone l’istituzione della figura del Garante.

Il Manifesto è stato elaborato da un gruppo di studiosi in politiche e processi culturali provenienti da ambiti ed esperienze diverse:

Roberto Albergoni / Manager culturale. Presidente meNO.

Monica Amari / Esperta in politiche culturali. Presidente ARMES progetti.

Edward Richard Junior Bosco / Componente Dipartimento Cultura Partito Democratico Sicilia. 

Francesca Cicero / Presidente Accademia dei Curiosi, Componente Dipartimento Cultura Partito Democratico Sicilia.

Marika Cirone / Componente Dipartimento Cultura Partito Democratico Sicilia, già parlamentare

 Andrea Cusumano / Artista, accademico, curatore artistico Letterature Festival Internazionale di Roma.

Cinzia Laurelli / Architetto, esperta in politiche comunitarie, membro del board di ARMES progetti.

Manlio Mele / Architetto, già parlamentare, Componente Commissione BB CC, Coordinatore Dipartimento Cultura Partito Democratico.

Lorenzo Palumbo / Docente di filosofia. Presidente del Festival delle Filosofie di Palermo.

Silvia Pinto / Esperta in gestione e conservazione del materiale librario, membro del board di ARMES progetti.

Ersilia Saverino / Attrice, già vice Presidente Teatro Stabile di Catania, Presidente Assemblea Provinciale del Partito Democratico di Catania.

Chi sottoscrive questo Manifesto afferma la responsabilità della generazione presente nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela dei diritti culturali per le generazioni future. Si impegna a sollecitare decisioni politiche che consentano il raggiungimento dell’obiettivo fondamentale di garantire un equo accesso alla cultura.

 

1.        PREMESSA

La cultura concorre alla formazione dell'individuo sul piano intellettuale, emotivo e morale e all'acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società. La cultura contribuisce altresì alla formazione delle comunità e costituisce l’ossatura relazionale su cui è costruito il nostro vivere sociale. É quindi un patrimonio soggettivo e comune che deve essere tutelato da diritti specifici ai quali corrispondono in modo speculare altret- tanti doveri.

Dobbiamo essere consapevoli che non vedere riconosciuti i propri diritti e i propri doveri culturali costituisce una minaccia per l’intera umanità che corre il rischio di scivolare verso un processo involutivo.

È necessario che tutti reclamino i propri diritti culturali, specialmente le giovani generazioni.

La cultura è una leva per operare una continua rigenerazione personale e sociale, un volano per lo sviluppo economico e uno strumento per agire con consapevolezza in un periodo di transizione ambientale, tecnologica e sociale. Essa costituisce l’insieme delle condizioni essenziali degli ambiti dell’esperienza e dell’ attività umana.

2.        LE RAGIONI DEL MANIFESTO

Il Manifesto chiede il riconoscimento e il rispetto dei diritti e dei doveri culturali degli individui e delle comunità.

Il Manifesto chiede di trasformare i diritti e i doveri culturali in norme e procedure in grado di esigere sia il rispetto delle libertà sia l’assunzione di responsabilità culturali.

Il Manifesto intende promuovere una cittadinanza partecipe e responsabile per le persone di ogni età, genere e origine attraverso la creazione di consapevolezza dell’esistenza dei diritti e dei doveri culturali.

Il Manifesto sostiene altresì il riconoscimento e la tutela dei diritti per tutti i soggetti coinvolti nelle professioni della cultura

3.        LE FINALITA’

Il Manifesto si pone come strumento di valorizzazione di saperi, esperienze, relazioni umane per affermare il diritto all’espressione di pensiero, al dialogo libero, critico, consapevole per tutti gli individui   di una comunità, per promuovere e condividere la bellezza e la conoscenza come valori fondanti ed insostituibili per il benessere della persona e della comunità.

 Cittadini e comunità devono potere coltivare la curiosità, l’immaginazione, la creatività e assumere responsabilità e doveri per lo sviluppo della conoscenza, della ricerca, dell’arte e per la tutela e la valorizzazione delle eredità culturali, dei paesaggi e dei territori nel rispetto dell’ambiente.

Il Manifesto considera il riconoscimento dei diritti culturali necessario per l’attuazione di politiche capaci di delineare nuove visioni della società che tengano conto dei processi di trasformazione in atto.

Chiediamo che, al pari dei diritti economici e sociali, i diritti culturali siano considerati e trattati come una categoria e quindi, riconosciuti come un insieme, assumano maggiore forza, valore ed esigibilità.

4.I DIRITTI CULTURALI

I diritti culturali sono diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Sono universali, indivisibili e interdipendenti con gli altri diritti umani. Sono indispensabili alla dignità e al libero sviluppo della personalità degli individui, alla pacifica convivenza e si fondano sull’esistenza e sul riconoscimento delle diversità e delle pluralità culturali.

La categoria dei diritti culturali comprende: i diritti di opinione come la libertà   di pensiero, di conoscenza, di religione, di espressione; il diritto alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, del paesaggio delle comunità di appartenenza; il diritto alla creazione, alla diffusione e alla fruizione partecipata delle espressioni culturali; il diritto all’educazione e alla formazione lungo il corso della vita, il diritto a ricercare, produrre, trasmettere e ricevere informazioni; il diritto alla protezione degli interessi morali e materiali legati alle opere che siano frutto della propria attività creativa.

5.I DOVERI CULTURALI

Se i diritti culturali esprimono libertà individuali e collettive, i doveri culturali in modo simmetrico esprimono l’obbligo morale e le responsabilità individuali e collettive per favorirne il rispetto.

La collettività, nelle sue varie componenti, deve dedicare risorse per assicurare l’esercizio dei diritti culturali, garantendo a chi ne invochi la violazione l’accesso a ricorsi effettivi.

 6.        LE FONTI NORMATIVE

Le fonti dei diritti e dei doveri culturali si possono identificare in documenti di diritto internazionale, diritto euro comunitario, nella Costituzione Italiana, nelle leggi ordinarie, nelle leggi regionali, nei regolamenti, negli usi e nelle consuetudini.

Il Manifesto sottolinea come i diritti e i doveri culturali, indispensabili alla dignità e al libero sviluppo della personalità di ogni essere umano e della società in cui vive, devono essere considerati una categoria autonoma all’interno dei diritti umani, così come ha stabilito, nel 1948, l’articolo 22 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e come ha ribadito, nel 2007, la Dichiarazione di Friburgo sui diritti culturali.

7.        PERCHÉ IL MANIFESTO NASCE IN SICILIA

La Sicilia ha accolto nei secoli culture e popolazioni differenti, divenendo

laboratorio di un sincretismo culturale ineguagliabile. L’accoglienza come attitudine del singolo e della comunità costituisce il presupposto per il riconoscimento dei diritti culturali nel rispetto delle diversità.

Le diversità culturali fanno della Sicilia, terra d’Europa, un unicum all’interno dell’area mediterranea. Tutto ciò definisce e connota un’eredità culturale quale insieme di risorse tramandate dal passato che, oggi, costituiscono un articolato patrimonio materiale e immateriale.

L’autonomia legislativa della Sicilia, anche nel settore culturale, consente di attivare norme e prassi tali da favorire l’evoluzione sociale e culturale dell’intero Paese.

Perché in Sicilia, più che altrove, il diritto alla cultura e la cultura dei diritti sono le fondamenta, ancora in costruzione, del sentimento di cittadinanza consapevole.

Riconoscere ciò che è pubblico come proprio richiede la consapevolezza dei diritti e l’assunzione di responsabilitá per i propri doveri.

8.A CHI È RIVOLTO IL MANIFESTO

Ai decisori politici e istituzionali per la costruzione di regole e procedure. Ai soggetti responsabili della gestione del patrimonio culturale affinchè assicurino una maggiore fruizione dei luoghi di cultura e riconoscano in ciascun individuo un proprietario del bene da loro tutelato e gestito.

Ai cittadini perché riconoscano nella propria e altrui cultura valori univer- sali e condivisi.

9.    ESIGIBILITÀ DEI DIRITTI CULTURALI: ISTITUZIONE DEL GARANTE

Il riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali deve evolvere in un

sistema di regole e procedure recepito all’interno di norme e prassi consolidate.

Si chiede l’istituzione della figura del Garante dei diritti culturali quale soggetto di riferimento dei cittadini per l’esercizio dei propri diritti.

10.                CHI FIRMA IL MANIFESTO

• attiva un processo di condivisione dei suoi contenuti per produrre la “Carta dei Diritti e dei Doveri Culturali” e sostenerne l’adozione da parte del Parlamento nazionale, dei Consigli regionali e in prima istanza da parte del Parlamento della Regione Siciliana;

• promuove l’adozione dei principi del Manifesto da parte delle istituzioni e delle organizzazioni pubbliche e private che gestiscono o producono beni, servizi e luoghi di cultura;

• sensibilizza, con l’agire individuale e collettivo, l’opinione pubblica sulla necessità di riconoscere e rispettare i diritti e i doveri culturali per una pacifica convivenza delle comunità

 

Novembre 2021

 

COMITATO PROMOTORE

Roberto Albergoni, Monica Amari, Edward Richard jr. Bosco,  Francesca Cicero, Marika Cirone, Andrea Cusumano, Cinzia Laurelli, Manlio Mele, Lorenzo Palumbo, Silvia Pinto, Ersilia Saverino.

Chi aderisce al Manifesto

dei Diritti e dei doveri culturali

Mariangela Ajello, Dirigente scolastica del liceo classico V.E.II Palermo

Roberto Alajmo, Scrittore

Ileana Alesso, Avvocata, Presidente FronteVerso Network

Maria Alessio Ruffo, Amministratore delegato GPG Associati

Claudia Amari Cusa, Scultrice

Leonardo Agueci, Magistrato

Alessio Arena, Scrittore, Visiting Professor Università Nazionale di Rosario

Angelo Argento, Presidente Culturae Italie

Laura Barreca, Direttrice Museo Civico di Castelbuono e mudaC di Carrara

Beatrice Basile, già Soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa

Giorgio Basile, Presidente ADL Farmaceutici srl e già Vice presidente di Assolombarda

Chiara Bassanini, Curatore editoriale

Antonio Bellingreri, Ordinario di pedagogia generale Università di Palermo

Valentina Bruschi, Storico dell’arte e curatore d’arte contemporanea

Michele Buffa, Componente dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio

Vera Canevazzi, Art consultant,docente Accademia Santa Giulia Brescia

Antonio Capitano, Ambasciatore della lettura Ministero Beni Culturali, Saggista

Enrico Carapezza, Geologo

Marco Carapezza, Filosofo del linguaggio Università di Palermo

Mari Enza Carollo, Direttore generale Fondazione Whitaker

Gabriella Castagnini, già Direttore editoriale casa editrice Franco Angeli

Emanuele Castano, dipartimento psicologie cognitive Università di Trento Paola Castiglia, Docente di filosofia, giornalista e scrittrice

Fabio Cavallucci, Critico d’arte, Curatore

Andrea Chiaramonte Bordonaro, Collezionista

Edoardo Cicconi, Artista

Anna Coliva, Storica dell’arte, direttrice emerita Galleria Borghese di Roma

Giulia degli Alberti, Architetto, Scultrice

Sabina Di Cristina, Architetto

Nello Di Pasquale, Parlamentare ARS, componente commissione cultura

Michele Dotti, Educatore, Fondatore Ecofuturo magazine

Paolo Falcone, Presidente Fondazione Falcone per le Arti e Culture del XXI secolo

Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina

Giovanna Franco Repellini, Architetto, Scrittrice

Francesco Gallo, Docente, critico e storico dell’arte

Fabrizio Garghetti, Fotografo delle Avanguardie Artistiche del Novecento

Milena Gentile, Presidente Associazione Emily

Paolo Giansiracusa, Storico dell’arte, cda Fondazione Inda

Fabio Grigenti, Storico della filosofia Università degli Studi di Padova

Lea Iandorio, Progect manager culturale, fondatrice exlibris.it

Paolo Inglese, Direttore del Sistema Museale Università di Palermo

Leandro Janni, Presidente di Italia Nostra Sicilia

Andrea Le Moli, Storico della filosofia Università di Palermo

Vito Lo Monaco, Presidente del Centro Studi Pio La Torre

Daniele Malfitana, Presidente Comitato Tecnico Scientifico per l’Archeologia, Componente del Consiglio Superiore Beni culturali e Paesaggistici MiC

Luigi Mascilli Migliorini, Storico, Università degli Studi di Napoli L'Orientale

Maria Amalia Mastelloni, Archeologa

Simona Modeo, Associazione regionale Sicilia Antica

Chiara Modica Dona dalle Rose, Fondazione Donà dalle Rose, Direttore BIAS

Iano Monaco, Presidente Ordine Architetti Palermo

Luisa Motolese, Presidente della Sezione Giurisdizionale Marche della Corte dei conti

Franco Nicastro, Giornalista e saggista

Salvatore Nicosia, Professore emerito Università Di Palermo

Valentino Nizzo, Direttore Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma

Gaia Palma Chiaramonte Bordonaro, Collezionista di arte classica

Francesco Pantaleone, Direttore Galleria Pantaleone Palermo/Milano Domenico Pellegrino, Artista

Pietro Petraroia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Scuola Specializzazione in Beni Culturali

Agata Polizzi, Gionalista

Silvana Polizzi, Giornalista

Antonio Purpura, Università di Palermo

Alessandro Rais, Storico del Cinema

Preziosa Salatino, Regista e attrice Teatro Atlante di Palermo

Mario Sanchini, Dirigente industriale

Davide Sisto, Scrittore, professore di filosofia teoretica Università di Torino

Francesca Spatafora, Archeologa

Emidio Spinelli, Ordinario di storia della filosofia antica e prorettore al diritto allo studio e alla didattica Università “La Sapienza”di Roma

Barbara Tagliolini, Antropologa

Dino Trapani, Professore di urbanistica Università di Palermo

Antonio Trimarco, Biblioteche di Roma, promotore e counselor Culturale

Maria Cristina Vannini, Progettista culturale, componente ’International Council’ di Europa Nostra

Massimo Venturi Ferriolo, Filosofo, già Ordinario di estetica al Politecnico di Milano

Paolo Verri, Esperto in sviluppo urbano e grandi eventi. Executive Director Ocean Race, Genova

Giuliano Volpe, Professore ordinario di archeologia dipartimento di studi umanistici,

Università di Bari, già Presidente Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici

Gianfranco Zanna, Presidente regionale Legambiente Sicilia

 

 

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