Ogni anno, in corrispondenza del Giorno della Memoria, si ripetono gli appelli sulla necessità di mantenere vivo il ricordo dei fatti che sono accaduti per evitare che si ripetano. Questi appelli trovano risonanza essenzialmente nelle persone che hanno vissuto nel periodo in cui sono avvenuti i fatti stessi e nelle persone nate nei primi decenni del dopoguerra, che hanno potuto ascoltare i racconti dei testimoni diretti. Gran parte dei giovani è indifferente a questi argomenti, che conosce in modo superficiale, oppure non conosce affatto, poiché la formazione scolastica non affronta adeguatamente i temi del ventesimo secolo: guerre, nazismo, fascismo, genocidi.
È difficile trattare questi temi senza “disturbare” qualcuno, tuttavia questo non giustifica il fatto di trascurarli nei programmi scolastici, lasciandoli oggetto di qualche film o romanzo oppure di qualche documentario.
Inevitabilmente i testimoni dei fatti sono sempre di meno e cresce il rischio che il ricordo svanisca.
È fondamentale sostenere la Memoria anche mediante un’adeguata informazione nell'ambito dei programmi scolastici.