"Ogni cittadino ha il diritto, inviolabile e inalienabile, di non subire una criminalizzazione legata ad un gruppo cui appartiene, per crimini che altri individui, appartenenti a quel medesimo gruppo, commettono."

Queste semplici poche parole basterebbero a fermare le derive d'odio comode ad ogni parte politica.

Per questo tocca a noi far prendere atto, alla politica e ai media, che non è più tollerabile parlare di gruppi quali "gli immigrati", "i musulmani", ecc. ma, di fronte ad ogni crimine, la cronaca deve riportare solo nome e cognome del colpevole, omettendo completamente etnia, religione, lingua, genere, sesso, inclinazioni sessuali, categoria lavorativa, (ecc), e la politica non deve strumentalizzare nessuna di queste appartenenze.

Le responsabilità sono individuali e non possono essere collettivizzate!

STOP a ogni generalizzazione criminalizzante! (Prima che sia di nuovo troppo tardi)