La Libia non è un porto sicuro: #ApriteiPorti alla Sea Watch 3 e alla Sea Eye!
La Libia non è un porto sicuro: #ApriteiPorti alla Sea Watch 3 e alla Sea Eye!

#ApriteiPorti
All'alba del 2019 la situazione per le navi delle ONG tedesche Sea Watch 3 e Sea Eye è la seguente:
- si trovano da 11 giorni in mare aperto senza alcuna autorizzazione ad attraccare né in alcun porto italiano né in altri porti europei.
- a bordo ospitano 49 migranti tra cui donne e bambini.
- tornare in Libia è impensabile: la Libia non è un porto sicuro.
- hanno appena trascorso il Natale e il Capodanno in condizioni precarie, dovendo affrontare la scarsità di cibo a bordo delle due navi attrezzate solo per un primo soccorso e non per ospitare, per lungo tempo, così tante persone.
- come se non bastasse, le previsioni meteo non sono confortanti: un'ondata di gelo e di brutto tempo in arrivo non fanno ben sperare.
- i medici di bordo denunciano necessità di immediato soccorso a terra per i naufraghi.
Qui l'appello di Rob soccorritore della Sea Watch 3 che chiede aiuto.
L'Italia non solo è complice di quanto sta accadendo ma, addirittura, promotrice di questo modo scellerato di far politica: giocare a braccio di ferro con l'Europa sulla pelle di uomini, donne e bambini in stato di necessità è vergognoso e inaccettabile per chiunque si professi umano e per qualsiasi Stato facente parte della Comunità Europea che, va ricordato, nel 2000 proclamava, con la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:
Art.19
2. Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.
Con questa petizione chiediamo:
- al Governo Italiano nella persona del Presidente Sergio Mattarella che è garante della sua Costituzione che recita:
Art.10
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. - alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella persona di Giuseppe Conte
- al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella persona del Ministro Danilo Toninelli unico organismo competente in materia di chiusura o apertura dei Porti italiani
- al Comando Generale della Guardia Costiera Italiana nella persona dell'Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino
- alla Presidenza della Commissione Europea nella persona di Jean-Claude Juncker
- alla Presidenza del Consiglio Europeo nella persona di Donald Tusk
di aprire i porti permettendo ai migranti e agli operatori a bordo delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye di toccare terra in un porto sicuro, rispettando i valori fondanti della Comunità Europea e della Costituzione Italiana.
Fermiamo tutto questo, attiviamoci, facciamo sentire la nostra voce.
#RestiamoUmani
#ApriteiPorti