Alla fine dell'incubo, abbracciamoci tutti
Alla fine dell'incubo, abbracciamoci tutti
Può sembrare ingenuo, forse buonista, ma questa pandemia ci ha insegnato una cosa fondamentale: abbiamo un bisogno di socialità assai maggiore di quanto non pensassimo. E allora, quando questo incubo sarà finito, abbracciamoci tutti. In strada, in piazza, in casa, dove volete voi. Organizziamo una cena, un flash mob, anche solo un momento intimo e personale con le persone che amiamo, magari colpite in questi giorni da questo maledetto virus. Abbracciamoci e baciamoci tutti perché, se questa follia ci lascerà un insegnamento, sarà che senza gli altri non siamo nulla, che il prossimo è nostro fratello e che il cattivismo seminato a piene mani in questi anni da una certa classe politica e giornalistica non può che condurci nel baratro. Un bacio, come a New York nel '45. Un abbraccio, come nell'Italia della Liberazione. La stagione sarà più o meno la stessa: che torni presto la primavera della vita!