Decision Maker Response

Nicola Zingaretti’s response

Jul 13, 2015 — Gentili firmatari della petizione “Presidente Zingaretti, non chiuda il Centro Studi Microcitemia di Roma!”, la vicenda del Centro studi sulle microcitemie è stata trattata attentamente dalla Regione che ha garantito la copertura assistenziale ai pazienti e offerto garanzie occupazionali a tecnici e biologi.

Ad oggi il  Centro studi sulle microcitemie dell'ANMI è una struttura privata non autorizzata e non accreditata con il Servizio Sanitario Regionale. La sua attività si è svolta fino al 2014 con finanziamenti regionali ad hoc. Si tratta di una  modalità operativa eccezionale durata troppi anni e che non è più possibile oggi prorogare perché non in linea con la legge.

Il Centro studi può seguire la via  legittima per ottenere autorizzazione e accreditamento rispettando i requisiti strutturali e organizzativi previsti. Non saremo noi ad ostacolare questo percorso.

La Regione anzi si è resa disponibile, al fine di potenziare l'attività di III livello, anche a prendere in carico il personale tra biologi e tecnici che ha titolo e che esegue circa 500 prestazioni l’anno di un tipo di esame che si esegue solo nei casi in cui le analisi precedentemente descritte non hanno permesso una diagnosi definitiva.

I pazienti hanno a disposizione la rete dei centri pubblici del Lazio che è composta da 7 strutture operative in grado di garantire la diagnosi e la gestione di tutto il percorso assistenziale dei soggetti con sospetta o confermata diagnosi di microcitemia rara. I centri sono pienamente operativi e a disposizione di tutti i cittadini negli ospedali S. Eugenio, Gemelli,  S. Camillo, Policlinico Umberto I, Tor Vergata e Ime ed Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

L’obiettivo del nostro lavoro in Regione è sempre lo stesso: garantire servizi efficienti ed in sicurezza alle persone e migliorare la qualità dei servizi offerti.

Un cordiale saluto,

Nicola Zingaretti


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