Stamattina andando a rifornire di gas la mia macchina mi sono accorto di un cospicuo aumento del prezzo di tutti i carburanti, il che a mio avviso significa finanziare la guerra in Russia. Invece di inviare armi che non hanno incidenza sulle dinamiche militari, ma ci espongono solo al rischio di pericolosissime reazioni sul ns paese, e specie sulla Sicilia ove hanno sede basi Nato, io propongo di istituire un bonus di accesso alle fonti rinnovabili con assunzione di oneri diretti da parte dello Stato. Garantire  alla collettività senza oneri burocratici( come nelle attuali agevolazioni)  e senza esborsi l'installazione di impianti di fotovoltaico ed anche di stufe e termocamini a legna, in modo da ridurre la ns dipendenza dalla Russia. Un bonus che sia liberamente accessibile durante tutto lo stato di emergenza a semplice richiesta dell'interessato. In cambio dello sforzo ed indipendentemente da questo proporrei un patto sociale tra Stato e cittadini, con l'impegno di tutti noi ad accogliere nelle ns case i rifugiati di guerra. Una risposta forte di pace che potrebbe essere un esempio da seguire per gli altri popoli. Ci vorrà tempo ma riducendo il fabbisogno nostro e le entrate russe saremo efficaci dal punto di vista economico. Mostrando coesione umanitaria saremo tutti più forti nel ns messaggio di pace.