La cittá di Foggia è tornata alla ribalta nelle cronache dei primi giorni di Gennaio per l’ondata di attacchi malavitosi contro la società civile.

All’inizio del 2019 ci vollero i primi 24 giorni dell’anno per contare sei attentati, quattro bombe e due atti incendiari contro esercizi commerciali. Uno ogni quattro giorni. Quest’anno ne sono bastati molto meno: in soli tre giorni Foggia e le zone limitrofe hanno giá raggiunto quota sei attentati. Con in piú anche un omicidio…

La provincia di Foggia è nota per essere prima in Italia per estorsioni, quarta per omicidi, quarta per furti di auto e undicesima per rapine, quinta per incendi, terza per riciclaggio di denaro sporco, undicesima e nona per associazioni a delinquere e per associazioni mafiose.

I dati si riferiscono solamente ai delitti che emergono con le denunce. Se si considera il contesto omertoso, di degrado e di terrore instauratosi in Capitanata, è facile capire di come la situazione sia molto piú drammatica di quanto i semplici numeri facciano pensare.

Foggia e la sua provincia spiccano per reati che si realizzano in contesti criminali strutturati in filiere complete, organizzati per predare solo quando serve e per succhiare stabilmente la ricchezza in modo parassitario, reinvestire e proporsi come sbocco occupazionale, strumento di emancipazione sociale e scelta di vita possibile.

Il compito delle Forze dell’ Ordine è vasto e complesso, ma a nulla esso vale senza una risposta concreta della politica e della società civile.

L’ associazione Libera di Don Ciotti ha organizzato e promosso una manifestazione il 10 di Gennaio a Foggia con tutti i sindaci della Puglia e i cittadini pugliesi che vorranno dare sostegno e solidarietà alla città di Foggia minacciata e intimidita dalla Mafia.

E’ ora che anche il Governo Centrale riconosca la questione Foggia e della sua provincia come un’ emergenza nazionale che richiede presenza e sostegno.

Firma questa petizione per chiedere al Presidente Giuseppe Conte e al Ministro dell’ Interno Luciana Lamorgese di partecipare alla manifestazione di Libera il 10 Gennaio e far sentire il sostegno dello Stato.