Livorno dice NO. Firmiamo tutti contro gli Accorpamenti dei Comprensivi di Livorno.

Livorno dice NO. Firmiamo tutti contro gli Accorpamenti dei Comprensivi di Livorno.

550 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.
Lanciata
Petizione diretta a
Genitori, docenti, personale scolastico

Perché questa petizione è importante

Lanciata da Elisa LIVORNO

DOCUMENTO CONDIVISO  CONTRO I NUOVI COMPRENSIVI S

tiamo seguendo con attenzione la proposta di realizzazione degli istituti comprensivi che ci coinvolgerà come lavoratori, come genitori e come cittadini e sentiamo la necessità di esprimere i nostri dubbi sul percorso che è stato avviato. Pensiamo che questo processo dovrebbe avere come primo obiettivo un miglioramento delle pratiche didattiche e una ricaduta positiva sulla vita della città e della scuola. L'accorpamento di edifici scolastici diversi non ci sembra garantire migliori condizioni didattiche e migliori servizi alla città rispetto a quanto viene fatto già adesso e ci appare come una misura essenzialmente economica, un modo di tagliare la spesa pubblica.

Bisogna infatti ricordare che la logica dell’istituto comprensivo, inteso come istituto scolastico che insiste su un territorio preciso e in cui il bambino entra a 3 anni ed esce con la licenza media, non si adatta alla situazione della città: le famiglie scelgono la scuola per i propri figli in base a numerosi fattori e la vicinanza territoriale è solo uno di essi, che assume importanze diverse nel corso dei differenti cicli. La mobilità fra scuole di zone diverse al passaggio da un ciclo scolastico al successivo è quindi un fatto concreto nella nostra città, che non può essere ignorato o sottovalutato. Tale operazione di razionalizzazione avviene inoltre in una situazione di emergenza sanitaria, dopo un anno e mezzo molto difficile, e avrà un impatto negativo sui livelli di occupazione del personale ATA. Nella gestione quotidiana delle scuole, il risparmio di spesa pubblica per il personale non potrà che avere conseguenze sui livelli di sicurezza e di qualità dell’organizzazione, come più volte sottolineato dalla maggior parte dei Dirigenti Scolastici.

Il dimensionamento sta avvenendo soprattutto per ragioni di natura contabile, amministrativa e giuridica, senza considerare le reali esigenze organizzative della scuola e il benessere di chi la vive. A livello sociale non si può non considerare come, nel corso degli anni, le iscrizioni alla nostra scuola hanno visto alunni provenienti da tutte le scuole del territorio e ciò ha consentito nelle classi un’ eterogeneità che rappresenta una ricchezza e un valore aggiunto per la crescita dei ragazzi. Il rischio più evidente è la creazione di scuole ghetto con insufficienti risorse per far fronte a una realtà così eterogenea, mortificando la ricchezza di una scuola che è bacino di utenza di realtà diverse.

550 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.